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119 anni fa nasceva Jacques Prévert. La sua più bella poesia d’ amore

Jacques Prévert poesia d

119 anni fa nasceva Jacques Prévert, noto poeta e sceneggiatore francese. Vogliamo ricordarlo con una delle sue più tenere poesie d’ amore :“Questo amore”
Jacques Prévert poesia d' amore

Jacques Prévert nacque il 4 febbraio del 1900. La sua vita si avvia con l’inizio del nuovo secolo, il quale gli ha fatto vivere  le due Grandi Guerre mondiali e gli orrori che queste comportarono. Visse per più di settant’anni tra una Parigi che alternava guerra, pace e splendore,fino alla sua morte nell’ 11 aprile del 1977.

La poesia di Prévert è una poesia scritta per essere letta e quindi più parlata che scritta, fatta per entrare a far parte della vita. Ciò che esce con prepotenza è il concetto di amore come unica salvezza del mondo, un amore implorato, sofferto, tradito, ma alla fine sempre ricercato.

Prévert però oltre al lato sentimentale aveva anche un lato anarchico e ribelle abbastanza pronunciato. Leggendo molte sue poesie infatti, lo si può considerare un anarchico che sconfina con le sue parole nel regno della bestemmia e dell’ingiuria, ma la sua non è altro che la voce del cittadino che protesta. I temi sono dunque quelli comuni come la collera istintiva contro chi comanda e fa le leggi, contro i finti moralisti, contro chi ama e vuole le guerre, contro chi giudica.

La poesia di Prévert nasce con intento polemico e da una continua lotta al più deleterio conformismo, e sfocia in una satira violenta, specialmente nelle poesie più impegnate in cui non sembra esserci posto per i sentimentalismi. Le parole di Prévert, dettate da un amore spontaneo, sanno esprimere la forza del rimpianto, della violenza, dell’ironia, della tenerezza, della vendetta e dell’amore e non sono altro che le parole alle quali l’uomo comune dedica la propria vita.

Benché sia riduttivo definirlo solo un poeta, e ancor più banale relegarlo solo alla poesia d’ amore, Prévert rimane senza dubbio legato a questa classificazione. Ecco una delle sue più belle poesie d’ amore tradotta in italiano:

Cet Amour “Questo amore” Di Jacques Prévert

Questo amore
Così violento
Così fragile
Così tenero
Così disperato
Questo amore

Bello come il giorno
E cattivo come il tempo
Quando il tempo è cattivo
Questo amore così vero
Questo amore così bello
Così felice

Così gaio
E così beffardo
Tremante di paura come un bambino al buio
E così sicuro di sé
Come un uomo tranquillo nel cuore della notte
Questo amore che impauriva gli altri

Che li faceva parlare
Che li faceva impallidire
Questo amore spiato
Perchè noi lo spiavamo
Perseguitato ferito calpestato ucciso
negato dimenticato

Perchè noi l’abbiamo perseguitato ferito
calpestato ucciso negato
dimenticato
Questo amore tutto intero
Ancora così vivo
E tutto soleggiato
E’ tuo
E’ mio

E’ stato quel che è stato
Questa cosa sempre nuova
E che non è mai cambiata
Vera come una pianta
Tremante come un uccello
Calda e viva come l’estate

Noi possiamo tutti e due
Andare e ritornare
Noi possiamo dimenticare
E quindi riaddormentarci
Risvegliarsi soffrire invecchiare
Addormentarci ancora

Sognare la morte
Svegliarci sorridere e ridere
E ringiovanire
Il nostro amore è là
Testardo come un asino
Vivo come il desiderio

Crudele come la memoria
Sciocco come i rimpianti
Tenero come il ricordo
Freddo come il marmo
Bello come il giorno
Fragile come un bambino
Ci guarda sorridendo

E ci parla senza dir nulla
E io tremante l’ascolto
E grido
Grido per te
Grido per me
Ti supplico

Per te per me e per tutti coloro che si amano
E che si sono amati
Sì io gli grido
Per te per me per tutti gli altri
Che non conoscono
Fermati là

Là dove sei
Là dove sei stato altre volte
Fermati
Non muoverti
Non andartene
Noi che siamo amati

Noi ti abbiamo dimenticato
Tu non dimenticarci
Non avevamo che te sulla terra
Non lasciraci diventare gelidi
Anche se molto lontano sempre
E non importa dove

Dacci un segno di vita
Molto più tardi ai margini di un bosco
Nella foresta della memoria
Alzati subito
Tendici la mano
E salvaci.

Di Jacques Prévert
Poesia tratta da  Paroles, 1946.
Riferimento: wikipedia

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