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Anche le casalinghe possono andare in pensione, ma sono in poche a saperlo

Casalinghe in pensione lavare pavimento

La pensione per le casalinghe o per tutti coloro che si occupano di attività domestiche e familiari è uno dei temi molto discussi negli ultimi tempi.
Sono in pochi a sapere che anche chi si occupa tutto il giorno di faccende domestiche e accudisce familiari avrebbe diritto ad una pensione.

Casalinghe in pensione lavare pavimento
Casalinga che lava il pavimento – immagine YouTube canale: L’angolo del focolare

Un diritto sacrosanto in quanto il mestiere della casalinga, o del casalingo, è un lavoro a tutti gli effetti a tempo pieno. Questa attività infatti occupa l’intera giornata impossibilitando chi la svolge, almeno in parte, di lavorare altrove.
Purtroppo questa categoria di persone non viene retribuita in quanto vi è l’impossibilità di svolgere un lavoro retribuito altrove.

Sono molte ad esempio le donne che per propria decisione o per motivi di necessità sono casalinghe a tempo pieno e che dipendono dai propri mariti che provvedono al loro sostentamento. Visto il loro impiego quotidiano, 24 ore su 24, avrebbero anche loro diritto ad un trattamento pensionistico al pari di tutti gli altri.

Anche le casalinghe hanno il diritto di vivere l’età avanzata nel modo più sereno possibile. Una buona parte di esse, in età avanzata vivono con la pensione dei mariti, o con la reversibilità degli stessi se defunti. Ma la pensione di reversibilità di solito viene decurtata fino a raggiungere cifre molto basse, che non garantiscono il minimo per vivere dignitosamente.
Vediamo cosa mette a disposizione l’INPS per questa categoria di persone.

Il fondo pensione INPS per le casalinghe

Percepire una pensione, anche se ridotta, per una persona che si è occupata a vita di faccende domestiche è di fondamentale importanza. Per questo l’INPS, anche per il 2023 dà la possibilità di aderire al fondo casalinghe.
Si tratta di un fondo pensionistico rivolto agli individui che effettuano lavori domestici (anche uomini) di poter aver accesso al trattamento previdenziale.

Questo fondo fa maturare il diritto alle casalinghe per una pensione, ma bisogna pagarsi i contributi. I versamenti contributivi al fondo casalinghe infatti sono volontari. Il o la richiedente provvederà, tramite bollettino, a versarsi, anche a cadenza irregolare, i contributi per la propria pensione.
Ora vi chiederete: ma se non si lavora come si fa a pagare i contributi all’INPS?

Per questo l’ammontare mensile contributivo richiesto dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale è irrisorio. Per smarcare un mese di contributi sono necessari solo 25,82 euro. Il versamento è libero e viene fatto tramite dei bollettini in bianco, dove va aggiunta solo la cifra, che l’INPS manda a casa dopo aver accolto la domanda. L’ammontare versato viene diviso per 25,82 e vengono smarcati i mesi risultanti.

In pratica con poco più di 100 euro si possono pagare 4 mesi di contributi. Ovviamente più si versa più si prenderà in futuro. Il calcolo dell’assegno pensionistico viene fatto con la stessa modalità di quello per dipendenti, operai e partite iva.
Inoltre il fondo casalinghe permette di andare in pensione a 57 anni, ma ad una condizione: l’assegno previdenziale deve avere un valore di 1,2 volte rispetto all’importo dell’assegno sociale.
Se così non fosse si andrebbe in pensione a 65 anni come previsto dalla legge.

I requisiti

Per accedere al fondo casalinghe sono necessari i seguenti requisiti:

  • bisogna essere iscritti all’INAIL;
  • è possibile svolgere un lavoro part time ma solo se in relazione all’orario e alla retribuzione percepita, si determina una contrazione delle settimane utili per il diritto a pensione;
  • non bisogna percepire nessun’altra pensione, invalidità o altro;
  • non svolgere un’altra attività lavorativa che prevede versamenti contributivi all’ INPS o ad un altro ente previdenziale;
  • avere una età compresa tra i 16 e i 65 anni;

Come aderire al fondo casalinghe

Per aderire la soluzione più semplice sarebbe quella di rivolgersi ad un Patronato o CAF abilitato, in alternativa si può fare domanda tramite il sito ufficiale INPS.
Per coloro che invece desiderano svolgere la pratica telefonicamente, è possibile chiamare ai numeri gratuiti 803164 da rete fissa oppure 06164164 da rete mobile.

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