Ogni anno tantissimi pensionati perdono soldi a cui avrebbero diritto. Basta una domanda mai fatta, un errore nel calcolo o un contributo dimenticato. Eppure recuperarli è possibile: ma tocca a te controllare.
Molti pensano che la pensione sia automatica e definitiva, ma non è così. Ogni anno migliaia di italiani rinunciano a soldi che spettano loro di diritto, solo perché non lo sanno o nessuno li informa. A volte si tratta di importi piccoli, ma altre volte parliamo di centinaia di euro al mese che non vengono riconosciuti solo per una dimenticanza o una domanda mai presentata. In molti casi, si può recuperare tutto anche dopo anni, ma è fondamentale fare un controllo approfondito. E non serve un commercialista: puoi iniziare anche tu, da casa, con pochi semplici passaggi. Controllare la tua pensione oggi potrebbe cambiarti il futuro.
Gli errori più comuni che ti fanno perdere soldi
Molti pensionati non ricevono tutto ciò che spetta loro perché nessuno gli spiega cosa devono controllare. Gli errori possono nascere già prima di andare in pensione, durante il calcolo dei contributi, oppure dopo, se non richiedi prestazioni aggiuntive. Uno degli sbagli più comuni riguarda i contributi figurativi, cioè quelli legati a malattia, maternità, disoccupazione, infortunio o assistenza a familiari disabili. Se non vengono registrati correttamente, rischi di avere una pensione più bassa del dovuto, o di non raggiungere l’età pensionabile nei tempi previsti.
Un altro caso critico è la pensione di reversibilità, che può spettare a coniuge, figli o genitori di un pensionato deceduto. Molti non sanno di poterla richiedere o non presentano tutta la documentazione, rischiando di ottenere meno di quanto spetta.
Infine, ci sono i diritti inespressi, cioè soldi o agevolazioni che l’INPS non eroga automaticamente: devi essere tu a fare richiesta esplicita. Chi non sa di averne diritto, semplicemente li perde.
I contributi figurativi valgono quanto quelli versati
I contributi figurativi sono fondamentali per chi ha avuto periodi senza lavoro ma per cause riconosciute dallo Stato. Sono contributi accreditati senza che tu debba versare nulla, e valgono a tutti gli effetti per la pensione. Ne hai diritto se, ad esempio, hai avuto:
Malattie lunghe o infortuni sul lavoro
Maternità o congedi parentali
Disoccupazione con indennità NASpI
Assistenza a familiari con Legge 104
Servizio militare o civile
Molti non sanno che questi periodi possono essere conteggiati, e l’INPS non lo fa in automatico. Devi verificare il tuo estratto conto contributivo, e se mancano dei periodi, puoi fare domanda di riconoscimento figurativo. Se non lo fai, rischi di:
Ritardare l’accesso alla pensione
Perdere interi anni di contribuzione
Ricevere un assegno più basso
Puoi chiedere aiuto a un patronato, che controlla gratuitamente se tutto è registrato. Questo passaggio può cambiare la tua pensione per sempre.
La pensione di reversibilità va chiesta e verificata
Molte famiglie non sanno che in caso di decesso di un coniuge o familiare pensionato, si può richiedere la pensione di reversibilità. Spetta a:
Coniuge (anche separato o divorziato con assegno)
Figli minorenni o studenti
Genitori a carico, se non ci sono figli o coniuge
L’importo varia in base ai familiari presenti e al reddito. Molti ricevono meno del dovuto perché non segnalano correttamente tutti i dati. Altri non sanno che anche chi ha convissuto a lungo, ma non era sposato, in alcuni casi può ottenere una quota di reversibilità se riconosciuto giuridicamente.
È importante anche sapere che chi riceve la reversibilità può ottenere integrazioni (come l’aumento per bassi redditi o le maggiorazioni sociali). Ma l’INPS non le concede da sola: devi chiederle tu.
I diritti inespressi fanno davvero la differenza
I diritti inespressi sono tutte le prestazioni che l’INPS non eroga automaticamente ma che ti spettano solo se fai domanda esplicita. È uno dei motivi principali per cui molti pensionati perdono soldi ogni mese. Ecco alcuni esempi:
Assegno al nucleo familiare per pensionati
Integrazione al minimo
Maggiorazioni sociali per over 60
Agevolazioni per invalidità o familiari a carico
Se non richiedi questi diritti, non li ricevi, anche se hai tutti i requisiti. L’INPS non ti avvisa e non li include nei calcoli, a meno che non presenti la domanda giusta. In alcuni casi si può recuperare fino a 5 anni di arretrati, ma se non ti muovi per tempo, i soldi vanno persi.
Per questo motivo, è fondamentale fare un controllo completo della tua pensione almeno una volta l’anno, anche con l’aiuto di un patronato. A volte basta una semplice firma per ottenere un aumento di 100 euro al mese che ti spettava da anni.