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La tipologia di caldaie a gas che consumano meno e che fanno risparmiare in bolletta

Differenze tra caldaie tradizionali e a condensazione

In questo periodo di rincari del prezzo del gas, passare dalla caldaia tradizionale a una a condensazione è una scelta che molti dovrebbero fare per alleviare il salasso in bolletta: consumano meno, scaldano di più e non solo. Vediamo tutti i dettagli e quali sono le migliori caldaie a condensazione in circolazione.

Differenze tra caldaie tradizionali e a condensazione
Differenze tra caldaie tradizionali e a condensazione © YouTube
Simon Silver Caldaie

Buona parte degli italiani molto probabilmente possiede ancora le vecchie caldaie a gas tradizionali, senza il recupero del calore prodotto dai fumi di scarico, fonte essenziale per consumare di meno e risparmiare in bolletta. Dal 2018 la produzione di queste caldaie è bandita in UE, infatti ad oggi in commercio ci sono solo caldaie a condensazione. L’obiettivo è quello di installare sempre più dispositivi del genere in modo tale da consumare meno energia ed inquinare meno.

Ma coloro che possiedono ancora le vecchie caldaie sono molti, e solo quando saranno costretti a cambiarle, o perché troppo vecchie oppure perché i pezzi di ricambio per ripararle non si trovano, saranno costretti ad acquistare la tipologia a condensazione. il mio consiglio, se si ha la possibilità, sarebbe di non aspettare che la vostra vecchia caldaia finisca di funzionare, ma di passare subito ad una caldaia a condensazione, visti i rincari sul prezzo del gas che è arrivato alle stelle. Vediamo perché questo tipo di caldaia conviene.

I vantaggi della caldaia a condensazione

la caldaia a condensazione consuma meno in quanto:

  • ha una combustione migliore;
  • possiede il recupero dei gas di scarico (viene sfruttato anche il calore del fumo che va in canna fumaria per scaldare l’acqua dell’impianto di riscaldamento).

Basti pensare che si vanno a misurare con un termometro i fumi di scarico di una caldaia tradizionale il valore si attesta sui 150 – 180°, su una a condensazione 70 – 80°. Un recupero di calore significativo che si va ad aggiungere a quello prodotto dalla fiamma della caldaia. L’acqua di conseguenza si scalda prima e la caldaia consuma di meno.
Se si possiede una caldaia vecchissima, a basamento in ghisa, con boiler e fiamma pilota, cambiandola con una a condensazione il risparmio si può attestare addirittura al 30%.
Se si possiede invece una caldaia un po’ più moderna, a camera stagna e senza fiammella pilota, il risparmio si attesta su un massimo del 15 – 20%.

Per installare una caldaia a condensazione c’è assolutamente bisogno anche di un tubo di scarico dell’acqua, come quello della lavatrice per intenderci. Questo tipo di generatore di calore, nel raffreddare i fumi per estrarne il calore, crea condensa che viene convogliata nello scarico. In piena attività può creare fino a 2 litri di condensa ogni  ora.
Un ulteriore vantaggio delle caldaie a condensazione è che hanno uno sgravio fiscale del 50% se inserite in una pratica di ristrutturazione edilizia (bonus ristrutturazione).

Differenze tra tipi di caldaie e quali sono le migliori e le peggiori sul mercato

Di seguito vi mostro un video molto esaustivo di Simon Silver Caldaie che mostra le principali differenze in termini tecnici e di risparmio tra la caldaia a condensazione e quelle tradizionali. Buona visione.

Infine vi mostro un video di Catalin El Tecnidraulico che ci consiglia, nel caso in cui si desiderasse passare ad una caldaia a condensazione, le 4 migliori in commercio e le 4 che sono assolutamente da evitare. Buona visione.

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