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Parma: bimbo muore in ospedale dopo 20 giorni di tosse. I genitori: “vogliamo la verità”

jacopo bimbo morto parma dopo 20 giorni di tosse

jacopo bimbo morto parma dopo 20 giorni di tosse

Un bambino di 4 anni, Jacopo Villa è morto all’ospedale Maggiore di Parma poco dopo essere stato ricoverato. Era arrivato in preda ad una crisi respiratoria ed era reduce da ben 20 giorni di tosse. Come riferito da fanpage.it, alcuni giorni prima i genitori, sospettando fosse un caso di coronavirus lo hanno portato dal pediatra.

Il medico non ha ritenuto sottoporre il piccolo al tampone bensì gli ha prescritto una cura con aerosol in quanto le condizioni non apparivano particolarmente gravi e il piccolo non aveva febbre.
alcuni giorni dopo il piccolo è peggiorato rapidamente fino a manifestare difficoltà nel respirare. I genitori si sono allertati, hanno chiamato l’ambulanza che ha trasportato d’urgenza Jacopo al pronto soccorso, dove è morto dopo due ore dal ricovero all’interno del reparto di Terapia Intensiva e dopo vari tentativi di rianimazione da parte dei medici.

Secondo le prime informazioni disponibili, la Procura della Repubblica di Parma avrebbe aperto un’inchiesta ma senza ipotesi di reato, in attesa dell’ autopsia.
Autopsia che è stata richiesta fortemente dai genitori di Jacopo che vogliono sapere la verità sull’accaduto. Vogliono sapere se il piccolo aveva il covid o sarebbe morto per altre cause.

La mamma Simona ha dichiarato alla Gazzetta di Parma:
<<Voglio sapere la verità e fare in modo che ciò che gli è accaduto non succeda ad altri. Non abbiamo fatto denuncia ma abbiamo chiesto l’esame autoptico. Era il mio angelo, oltre ad essere un bimbo sano: in quattro anni non ha mai preso un antibiotico e non ha mai saltato un giorno alla materna>>.

La procura ha già sequestrato la documentazione sanitaria, i genitori sono stati invece ascoltati dai carabinieri.
Se fosse confermato dall’autopsia il caso di coronavirus, sarebbe abbastanza anomalo visto che il piccolo non aveva avuto nemmeno una linea di febbre. Questo potrebbe essere un caso che porterebbe a riconsiderare tutta la sintomatologia legata al covid-19 da parte della comunità scientifica.

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