Da quando il governo Conte ha imposto la mascherina anche all’aperto, sino ad oggi , in 15 giorni in tutto, i casi di positività sono di gran lunga aumentati, più del quadruplo. Se questa misura servisse al contenimento dell’epidemia come mai si verificano questi dati?
Quindici giorni fa c’erano 3.678 casi a fronte di 125.314 tamponi eseguiti, ad oggi invece riscontriamo che su ben 177.848 tamponi totali i cosiddetti “positivi” sono 15.199. Un dato che sta crescendo esponenzialmente nonostante le misure anti contenimento varate dal governo. Crescita che sta preoccupando sia i politici locali, che hanno la delega da parte del governo per varare misure straordinarie, e quindi una grande responsabilità, sia gli imprenditori, ristoratori, artigiani etc, che vedono un nuovo lockdown come la fine per le loro attività.
Arrivati a questo punto, la domanda è questa, le mascherine stanno effettivamente facendo il loro lavoro nel fermare la diffusione del virus? Non sembrano esserci dubbi che le mascherine riducano l’emissione di goccioline infette nell’aria, ma allora perchè tutti questi contagi in aumento? Stiamo forse raggiungendo una immunità di gregge senza saperlo (o meglio senza che ci viene detto)?
L’immunità di gregge è la capacità della massa di resistere ad un patogeno virale perché immunizzata: si parla dei cosiddetti “portatori sani”.
Del resto, i casi di positività, come hanno spiegato diversi clinici sono per circa il 95% asintomatici, ovvero persone “sane e non malate”, affermano sempre gli esperti.
Ad oggi in isolamento domiciliare ci sono ben 145.459 persone senza alcun sintomo. se andiamo a vedere il dato dei ricoveri: il 4 aprile scorso nei reparti c’erano 29.010 pazienti e in terapia intensiva quasi 4mila persone , ad oggi invece sono ricoverati nei reparti 9.057 pazienti, mentre in intensiva ci sono 926 malati. Questi dati potrebbero indicare che sempre più persone resistono al virus in quanto immunizzate? Un interrogativo su cui riflettere fino in fondo.
