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Autocertificazione coprifuoco: il modulo da scaricare per uscire di notte

autocertificazione coprifuoco

Come nel periodo di lockdown torna l’autocertificazione, per ora obbligatoria solo nelle regioni: Lazio, Campania, Lombardia e Liguria, cioè nei territori dove è stato disposto il coprifuoco. Infatti questa dichiarazione sostitutiva di certificazione è obbligatoria solo durante la fascia oraria di coprifuoco prevista nelle regioni sopra citate, da utilizzare quindi solo per gli spostamenti notturni.

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Il coprifuoco è previsto dalle 23 alle 5 del mattino (dalle 24:00 nel Lazio), e per ogni regione sarà di diversa durata, salvo modifiche che potranno essere apportate in base al rapporto sui contagi. In Lombardia a Campania il coprifuoco sarà attivo fino al 13 novembre 2020, mentre nel Lazio fino al 23 novembre 2020. In Campania però si attende la normativa ufficiale regionale che prevede il lockdown totale della regione, annunciato ieri dal governatore De Luca.

L’autocertificazione per il coprifuoco è sostanzialmente la stessa con cui abbiamo avuto a che fare durante il lockdown e va compilata inserendo le generalità del dichiarante, le ragioni che giustificano lo spostamento, il luogo di partenza e destinazione e infine la firma del dichiarante. Va consegnata alle forze dell’ordine, in caso si venisse fermati, che poi possono effettuare controlli successivi.

L’autodichiarazione è anche in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.
Il modulo di autodichiarazione sostitutiva di certificazione è stato diffuso dal Viminale ed è scaricabile qui.
Tra i motivi elencati per i quali viene autorizzato lo spostamento vi sono:

  •  comprovate esigenze lavorative;
  • motivi di salute;
  • altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri
  • provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio (qui va specificato il motivo che determina lo spostamento).

Teniamo a precisare che se le forze dell’ordine lo richiedono, il dichiarante è tenuto a dimostrare il motivo contrassegnato nell’autocertificazione. Ad esempio una comprovata esigenza lavorativa andrebbe dimostrata con un tesserino aziendale o altro. In pratica non è il fatto di non avere l’autocertificazione a portata di mano a far scattare la multa, visto che in tal caso verrà compilata in presenza delle forze dell’ordine, ma di non avere un valido motivo per spostarsi.

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