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Nicola Porro scatenato contro il governo: “è l’inizio della fine, la polizia controllerà le buste della spesa”

Nicola Porro e polizia che controlla buste della spesa

Il giornalista e conduttore televisivo Nicola Porro va su tutte le furie dopo l’uscita dell’ultimo Dpcm varato dal governo Draghi.

Nicola Porro e polizia che controlla buste della spesa

A Porro non va proprio giù il fatto che nell’ultimo decreto il governo abbia deciso addirittura cosa può comprare e cosa no un cittadino italiano che non possiede il green pass. Siamo alla follia più totale. L’unico metodo che hanno per convincere, chi non lo ha ancora fatto, a sottoporsi alle tre dosi è quello di rendergli la vita difficile. Ora però si sono “superati”. Nell’ultimo dpcm sono elencate le attività e i beni che i non possessori di certificato verde possono acquistare. Si tratta essenzialmente di beni di prima necessità.

Anche se una persona che non possiede il green pass, secondo il decreto può accedere in una attività commerciale, potrà acquistare solo beni considerati primari, potrà quindi usufruire solo di parte del negozio. Sembra un racconto surreale ma non è affatto così.
Ad esempio nei supermercati senza green pass si potrà comprare solo cibo, bevande e gli altri beni di prima necessità. Già questo la dice lunga sulle intenzioni del governo: rendere la vita difficile a queste persone.

Ecco, comunque, quali sono negozi e attività in cui si potrà accedere senza green pass:

  • Supermercati, ipermercati, minimarket, discount di alimentari e altri esercizi non specializzati che vendano qualsiasi tipo di alimento;
  • Negozi che vendono surgelati;
  • Negozi di animali domestici ed esercizi che vendono mangime e altro cibo per gli animali di affezione;
  • Negozi di articoli igienico-sanitari;
  • Negozi che vendono articoli medicali e ortopedici (protesi, materiale per la riabilitazione, aiuti alla deambulazione…);
  • Farmacie, parafarmacie e altre botteghe in cui si vendono farmaci da banco, acquistabili senza ricetta medica;
  • Negozi di ottica;
  • Negozi che vendono carburante per autotrazione;
  • Negozi che vendono combustibile per uso domestico e materiale per il riscaldamento (legna, pellet e cherosene).

Come specificato però, senza la certificazione verde in tali attività si possono acquistare solo beni di prima necessità. E quali sarebbero questi beni di prima necessità. Resta un mistero! se si viene beccati sarà il controllore di turno (forze dell’ordine) a decidere se il bene che avete acquistato può essere considerato primario o meno.
Una vera follia sulla quale il conduttore televisivo e giornalista Nicola Porro si è espresso in merito:

“Ci sono dei funzionari pagati da Voi che stabiliscono quanto e cosa potete comprare al supermercato. Questo è peggio di Orwell! E dovremmo avere dei poveracci di carabinieri, poliziotti o la guardia di finanza che fa dei controlli a campione per stabilire se quello che state comprando, secondo il dpcm, è un bene primario. Siamo completamente pazzi! Siamo all’inizio della fine se un funzionario a Palazzo Chigi sostiene cosa sia necessario o meno per la nostra vita. Chi non vuole capire questo è destinato ad una vita da pecora”. Questo ed altro nel video di Nicola Porro di seguito. Buona visione.

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1 commento

  1. villani marco

    Si chiama “grande reset” e’ un piano lucido e circostanziato studiato nei dettagli. Fermare l’Italia chiudere le aziende il virus ha accelerato il processo di dismissione dell’azienda italia.

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