Dal 2026 scatta l’aumento della revisione auto, con un rincaro che colpirà soprattutto i veicoli più vecchi e inquinanti. Se hai un’auto Euro 0, 1, 2 o 3, preparati a pagare di più per mantenere il tuo mezzo in regola. Scopri cosa cambia e quali potrebbero essere le conseguenze.
L’Italia si prepara a un nuovo aumento delle spese per gli automobilisti. Dal 2026, il costo della revisione obbligatoria salirà da 79,02 euro a 88,20 euro, colpendo soprattutto chi possiede un’auto vecchia. Il motivo? Spingere sempre più persone a cambiare macchina e rinnovare il parco auto circolante, uno dei più datati d’Europa. Tuttavia, il costo elevato delle auto nuove rende difficile per molte famiglie affrontare questa spesa. Il rischio è che molti automobilisti si trovino in difficoltà, senza la possibilità di acquistare un nuovo veicolo e con costi di manutenzione sempre più alti.
Un aumento che pesa sugli automobilisti
L’incremento della revisione colpirà soprattutto i veicoli più vecchi, cioè quelli classificati come Euro 0, 1, 2 e 3. Si tratta di modelli che risultano meno sicuri e più inquinanti rispetto a quelli recenti. L’obiettivo del provvedimento è spingere gli italiani a cambiare auto, ma il problema è che non tutti possono permetterselo.
Molti proprietari di auto datate già affrontano costi più alti per carburante, manutenzione e bollo auto. Con l’aumento della revisione, il peso economico diventerà ancora maggiore. Non è difficile immaginare che alcuni automobilisti possano scegliere di evitare la revisione per risparmiare, aumentando così il numero di veicoli non in regola sulle strade.
Se hai un’auto vecchia, preparati a mettere mano al portafoglio. L’aumento del costo della revisione obbligatoria sarà un’ulteriore spesa che si somma a quelle già esistenti. Chi non potrà permettersi una nuova auto dovrà continuare a pagare sempre di più per mantenere il proprio mezzo in regola.
Quali sono le possibili conseguenze?
L’aumento del costo della revisione potrebbe avere diversi effetti, alcuni dei quali negativi:
- Maggiore difficoltà economica per chi possiede un’auto vecchia e non può cambiarla.
- Rischio di mancata revisione, con più veicoli non in regola sulle strade.
- Possibili multe salate per chi viene sorpreso senza revisione.
- Necessità di incentivi più forti per spingere all’acquisto di auto meno inquinanti.
Sebbene l’intento sia quello di migliorare la sicurezza e ridurre l’inquinamento, il vero problema è che non tutti possono permettersi un’auto nuova. Gli incentivi statali potrebbero essere una soluzione, ma spesso non sono sufficienti per chi ha difficoltà economiche.
Un equilibrio difficile tra ambiente e tasche degli italiani
L’inquinamento e la sicurezza stradale sono temi importanti, ma trovare un equilibrio tra incentivi e costi per gli automobilisti non è facile. L’Italia ha un parco auto vecchio, ma il prezzo delle auto nuove è ancora troppo alto per molte famiglie.
Se il governo vuole davvero spingere il rinnovamento del parco auto, servono soluzioni più accessibili. Aumentare il costo della revisione senza offrire alternative concrete potrebbe portare più danni che benefici. L’auspicio è che vengano introdotte misure di sostegno adeguate per evitare di penalizzare chi non ha la possibilità di comprare un’auto nuova.
Nel frattempo, chi possiede un’auto vecchia dovrà prepararsi: dal 2026, mantenere il proprio veicolo in regola sarà ancora più costoso.