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Muore a 28 anni per una puntura d’ape: l’assurda storia di Lorenzo

Lorenzo Di Grigoli morto puntura d'ape Cammarata

Lorenzo Di Grigoli morto puntura d'ape Cammarata

Morire per una semplice puntura d’ape è possibile? Evidentemente si e lo dimostra questo grave lutto a Cammarata, in provincia di Agrigento.
Lorenzo di Grigoli, originario di Cammarata (provincia di Agrigento), si trovava in macchina con la sua fidanzata quando un’ape si è introdotta dal finestrino anteriore semiaperto all’interno della vettura colpendolo dritto al corpo.

Subito dopo la puntura dell’insetto il giovane ha accusato un forte dolore, poi ha cominciato ad avere difficoltà respiratorie. La stessa fidanzata lo ha condotto al Presidio territoriale di Emergenza di Cammarata dove il medico di guardia, viste le gravissime condizioni del giovane, ha immediatamente contattato il 118.
Ma le condizioni del giovane sono apparse subito gravissime, tanto da dover essere trasferito in elisoccorso all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, dove è arrivato già intubato in arresto cardiocircolatorio.

I medici hanno fatto di tutto per salvarlo, nonostante ciò è morto ieri per choc anafilattico dopo 48 ore di agonia.
La notizia della morteinattesa e drammatica di Lorenzo ha sconvolto l’intera comunità di Cammarata, città dove viveva il giovane.
Il sindaco di Cammarata Vincenzo Giambrone ha scritto su facebook:
Cammarata piange per la tragica perdita di Lorenzo: ragazzo brillante, pieno di vita ed amico di tutti. La città si stringe al dolore dei genitori e familiari tutti“.

Sulla pagina Facebook della vittima sono comparsi numerosi messaggi di amici e conoscenti che lo ricordano ma chiedono anche il rafforzamento del servizio sanitario nella zona di montagna dove è avvenuto l’incidente.
Non è la prima volta che la puntura di un’ape si rivela fatale. Una puntura di questo insetto può rivelarsi potenzialmente molto pericolosa in soggetti allergici, e forse Lorenzo era uno di questi.

Fondamentale è il tempismo con cui un soggetto allergico punto da un’ape, vespa, calabrone o altro insetto viene portato in ospedale in seguito ad uno choc anafilattico, come dimotrato da due casi riportati da il Giornale:
<< La scorsa estate, nel Vibonese, un uomo di 46 anni era finito in rianimazione dopo aver manifestato i sintomi di una profonda crisi respiratoria. Giunto all’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, il 46enne era stato immediatamente intubato e aiutato con ventilazione assistita.

Era andata meglio, invece, ad una turista in Sardegna punta da un insetto. La donna, originaria della provincia di Catanzaro, si trovava in escursione nei pressi dell’Isola di Santa Maria nell’arcipelago de La Maddalena a bordo di una delle barche adibite al trasporto passeggeri quando è stata attaccata da un’ape. Trasportata immediatamente all’ospedale di Olbia per uno shock anafilattico, le sue condizioni si sono stabilizzate nel giro di poche ore>>.

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