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Come liberarsi dei piccioni sul balcone grazie a un trucco semplice e geniale: non si avvicineranno più

Piccioni sulla ringhiera

La presenza dei piccioni sul nostro balcone, terrazzo o veranda può trasformarsi da piccolo disturbo a reale problema. Questi volatili, visitatori costanti delle nostre abitazioni, lasciano dietro di sé un indesiderato ricordo del loro passaggio, in particolare il guano, che può essere un veicolo di diverse malattie. Di fronte a questa problematica, esistono soluzioni efficienti, economiche ed ecologiche, molte delle quali provengono direttamente dalle esperienze di vita quotidiana delle nostre nonne. Scopriamone insieme alcune.

L’Invasione dei Piccioni: un Problema da Non Sottovalutare

L’interferenza dei piccioni nelle nostre aree esterne, che siano balconi, terrazzi o verande, è spesso percepita come un semplice fastidio estetico. Tuttavia, è importante riconoscere che l’incursione di questi volatili può comportare rischi molto più seri e potenzialmente dannosi per la nostra salute e per quella delle nostre abitazioni.
Il loro passaggio, infatti, non si limita a violare la nostra privacy con la loro presenza indesiderata, ma lascia tracce concrete e dannose: gli escrementi, comunemente chiamati guano. Questi, oltre a essere esteticamente poco gradevoli, sono estremamente acidi e possono provocare danni significativi alle superfici su cui si depositano, incluse ringhiere, pavimentazioni e mobili da giardino.

Ancora più preoccupante è il fatto che il guano dei piccioni può essere portatore di una serie di malattie pericolose come encefalite, aviaria, tubercolosi e salmonella. Queste malattie possono essere facilmente trasmesse all’uomo, in particolare ai bambini più piccoli, che, nella loro curiosità, possono toccare le superfici contaminate e poi mettere le mani in bocca, esponendosi al rischio di infezioni.

Il problema dei piccioni, quindi, va oltre un semplice fastidio visivo: rappresenta una minaccia reale per la nostra salute e per l’integrità delle nostre case e dei nostri spazi esterni. Di conseguenza, è importante prendere sul serio questa problematica e adottare le misure necessarie per affrontarla efficacemente.

I Danni dei Prodotti Chimici: Perché Evitarli

Sebbene il mercato offra una vasta gamma di spray e prodotti chimici pensati per allontanare i piccioni dalle nostre aree esterne, sarebbe preferibile non ricorrere a tali soluzioni. Questi prodotti contengono infatti sostanze tossiche che possono rivelarsi nocive sia per l’essere umano che per l’ambiente, non solo per i volatili. Una scelta di questo tipo potrebbe risultare controproducente, rendendo impossibile l’utilizzo dei nostri spazi verdi per giorni a causa dei residui di queste sostanze pericolose.

Ricorso ai Metodi Naturali: Trucchi Geniali per Allontanare i Piccioni

Piccioni sulla ringhiera
Piccioni sulla ringhiera © pixabay.com

Fortunatamente, esistono diverse soluzioni innocue ed efficaci per proteggere i nostri spazi esterni dagli invasivi piccioni.

L’uso degli oggetti riflettenti

Un aspetto spesso trascurato nella nostra interazione con gli uccelli, e i piccioni in particolare, è il loro senso della vista estremamente sensibile e acuto. Questi volatili sono dotati di occhi fotosensibili, ciò significa che sono particolarmente suscettibili a variazioni di luce intensa, che possono risultare disturbanti o addirittura spaventose per loro. Questa peculiarità può essere utilizzata a nostro vantaggio nella lotta contro l’invasione dei piccioni nelle nostre aree esterne.

Un modo per sfruttare questa sensibilità alla luce consiste nell’utilizzo di oggetti riflettenti, capaci di creare riflessi intensi e movimenti repentini che possono facilmente spaventare i piccioni. Un esempio pratico e a costo quasi zero è l’utilizzo di un oggetto che molti di noi hanno in casa, spesso dimenticato in un cassetto: un vecchio CD.

Il CD, con la sua superficie lucida, è in grado di riflettere la luce solare in modo intenso. Se legato a una cordicella o a uno spago e appeso in prossimità delle finestre, il CD può oscillare e ruotare con la brezza, creando un gioco di luce in continuo movimento. Questa serie di riflessi e movimenti improvvisi tende a spaventare i piccioni, che vedono in questo fenomeno una minaccia e tendono a volare via, allontanandosi per un periodo prolungato, se non definitivamente, dall’area.

Questo semplice, ma efficace, stratagemma può quindi contribuire significativamente alla protezione delle nostre aree esterne dall’incursione dei piccioni, senza ricorrere a soluzioni chimiche o dannose per l’ambiente.

Foderare la ringhiera con carta stagnola

Un altro metodo naturale, economico ed efficace per dissuadere i piccioni dal visitare il nostro balcone o terrazzo si basa sull’utilizzo della carta stagnola. Questo materiale, comunemente disponibile in quasi tutte le cucine, può rivelarsi un deterrente eccezionale contro l’invasione di questi volatili.

Come accade per il CD, anche la carta stagnola sfrutta la sensibilità alla luce dei piccioni. La sua superficie lucida riflette i raggi del sole, creando un gioco di luci che può essere disturbante per questi uccelli. Inoltre, quando la carta stagnola è appesa o foderata su una superficie, il movimento causato dal vento può generare rumori sottili e riflessi inaspettati che possono ulteriormente contribuire a mantenere lontani i piccioni.

Per sfruttare al meglio questo trucco, basta foderare le ringhiere del balcone o del terrazzo con fogli di carta stagnola. Non solo questo metodo allontanerà i piccioni, ma proteggerà anche le ringhiere dai loro escrementi acidi, preservando l’integrità e l’aspetto delle nostre aree esterne. In alternativa alla carta stagnola è possibile utilizzare questo efficace nastro repellente anti piccioni disponibile su Amazon, da applicare sulla ringhiera del vostro balcone.

Inoltre, vale la pena sottolineare che questo metodo non comporta alcun danno per i piccioni o per l’ambiente. È un modo completamente naturale e non nocivo per difendere i nostri spazi dall’invasione dei piccioni, consentendoci di godere in pace dei nostri balconi e terrazzi.

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