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Quanto vale oggi la 100 lire piccola minerva: il caso in cui hai un tesoro tra le mani

Primo piano realistico di una moneta da 100 lire italiana del 1990 con Minerva, posata sul palmo di una mano

Molti conservano ancora qualche vecchia moneta da 100 lire, ma pochi sanno che la versione “piccola Minerva” degli anni ’90 potrebbe avere un valore interessante. Ecco cosa controllare per capire se vale la pena farla valutare o venderla.

Se anche tu hai trovato in casa una vecchia 100 lire piccola Minerva, potresti avere qualcosa di più di un semplice ricordo. Si tratta di una moneta emessa tra il 1990 e il 1999, con un diametro ridotto rispetto alle versioni precedenti. In apparenza sembrano tutte uguali, ma alcune possono valere parecchio, specialmente se presentano errori di conio o difetti rari. In generale, le più comuni valgono solo pochi euro, ma in certi casi il valore può salire anche a decine o centinaia di euro. In condizioni perfette e certificate, alcune edizioni potrebbero addirittura arrivare a cifre molto più alte. Ti spieghiamo qui sotto tutto quello che devi sapere per riconoscerle, valutarle e magari scoprire di avere tra le mani un piccolo tesoro.

Caratteristiche della 100 lire piccola minerva

La 100 lire piccola Minerva è una moneta della Repubblica Italiana coniata per l’ultima volta prima dell’euro. Rispetto alla versione classica degli anni ‘50-‘80, ha un diametro più piccolo (22 mm contro i 27,8 mm precedenti) ed è stata prodotta su tondelli ridotti, simili a quelli da 50 lire. Le annate vanno dal 1990 al 1999, e la raffigurazione sul retro è sempre quella della dea Minerva con ramo d’ulivo, un simbolo ricorrente della moneta italiana.

Le versioni più comuni, in condizioni normali, non superano i 3-5 euro di valore, ma ci sono delle eccezioni molto interessanti. Per esempio, alcuni esemplari del 1990 mostrano anomalie nel bordo, nella testa della dea o nella centratura della stampa. Se possiedi una moneta in perfette condizioni, con un eventuale errore di conio, il valore può salire anche fino a 100 o 150 euro. Se invece è una versione certificata rara, si parla anche di migliaia di euro, ma si tratta di casi molto rari.

Quando una 100 lire piccola può valere molto

Non tutte le 100 lire piccole hanno lo stesso valore. Nella maggior parte dei casi si tratta di monete comuni e facilmente reperibili sul mercato collezionistico. Tuttavia, ci sono alcuni dettagli che possono fare la differenza. Devi prestare attenzione a:

  • Anno di coniazione: le monete del 1990 e 1991 sono le più ricercate.

  • Stato di conservazione: se la moneta è fior di conio (FDC), cioè perfetta, vale molto di più.

  • Errori di conio: ad esempio, una testa più piccola, un bordo piatto o un disallineamento possono aumentare il valore.

  • Varietà riconosciute: alcune monete del 1990 hanno una versione detta “testa piccola”, molto rara e quotata oltre 150 euro, anche se il valore esatto dipende sempre dalla domanda.

  • Certificazioni numismatiche: se hai una moneta certificata come rara e originale, potresti guadagnare anche migliaia di euro, ma serve la perizia di un esperto.

Insomma, anche una vecchia moneta trovata in un cassetto può diventare un piccolo investimento. Ma bisogna saperla riconoscere.

Come capire se la tua vale davvero qualcosa

Per capire se la tua 100 lire piccola Minerva ha valore, devi guardarla con molta attenzione. Prima di tutto verifica l’anno, poi controlla eventuali difetti o differenze visive. Una lente di ingrandimento può aiutarti. Se la moneta è lucida, senza graffi, e mostra particolari insoliti, potresti avere tra le mani qualcosa di interessante. A quel punto, il consiglio è di non venderla subito online, ma di farla valutare da un numismatico o farla certificare da un esperto.

Spesso le vendite su internet portano a guadagni bassi, perché chi compra cerca sempre di spuntare il prezzo. Invece, una valutazione professionale ti permette di sapere davvero quanto vale la tua moneta. Se poi si tratta di una versione particolarmente rara, magari con errore di conio evidente, potresti avere tra le mani un piccolo tesoro da collezionista esperto. Anche con le lire, a volte la fortuna sta nei dettagli.

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