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Molti pensionati non sanno che possono richiedere i “diritti inespressi”: soldi fino a 5 anni di arretrati

Coppia di pensionati sulla panchina

Nel mondo sempre più digitale in cui viviamo, è naturale che alcune categorie di persone possano avere difficoltà a tenersi al passo con le ultime innovazioni. Questo vale particolarmente per i pensionati, i quali spesso non sono al corrente dei loro diritti e delle possibilità che la tecnologia può offrire. Il caso più emblematico riguarda quei pensionati ai quali spettano 5 anni di arretrati della pensione e che, purtroppo, potrebbero non essere a conoscenza di questa opportunità.

Digitalizzazione e i suoi ostacoli per i pensionati

La rivoluzione digitale ha permeato ogni angolo della nostra esistenza, inclusa la gestione della pensione. Questa transizione, sebbene benefica per la società in generale, può rappresentare un ostacolo significativo per i pensionati, un gruppo che può avere difficoltà ad adattarsi a queste nuove modalità operative.

La digitalizzazione, benché imprescindibile nel mondo contemporaneo, può costituire una sfida per i pensionati. Adattarsi a queste innovazioni tecniche, capire come funzionano e come usarle può essere una tappa complessa nel percorso di chi ha trascorso la maggior parte della vita in un contesto meno informatizzato. Questa barriera può ostacolare l’accesso a informazioni vitali, come la consapevolezza di avere diritto a 5 anni di arretrati della pensione.

In tempi di instabilità economica come quello attuale, dove il costo della vita continua ad aumentare, diventa ancor più importante essere ben informati sui propri diritti legali. Di conseguenza, è essenziale avere un’adeguata conoscenza del processo per richiedere eventuali prestazioni pensionistiche non percepite, che potrebbero risalire fino a 5 anni fa.

Servizi offerti dall’INPS per i pensionati

Coppia di pensionati sulla panchina
Coppia di pensionati sulla panchina © pixabay.com

L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) si pone come riferimento fondamentale per i pensionati. In risposta alle sfide presentate dalla digitalizzazione, ha sviluppato una serie di servizi volti a semplificare la gestione delle questioni previdenziali.
Il cedolino INPS rappresenta uno dei servizi più utili offerti dall’istituto. Esso consente ai pensionati di controllare l’importo mensile della loro pensione, fornendo dettagli sull’ammontare erogato e le motivazioni di eventuali conguagli.

Questo strumento, facilmente accessibile anche tramite dispositivi mobili, richiede l’autenticazione dell’utente prima di guidarlo attraverso una serie di domande.
In aggiunta, l’INPS offre il supporto del Consulente Digitale. Questo strumento è ideato per aiutare i pensionati a identificare eventuali prestazioni aggiuntive che possono essere aggiunte alla propria pensione. Per coloro che non si sentono ancora a proprio agio con l’uso di dispositivi e servizi digitali, è disponibile un’assistenza esperta presso un patrocinio.
Questi servizi rappresentano uno strumento prezioso per i pensionati, per essere sempre informati sui propri diritti e poter gestire al meglio la propria pensione.

Come verificare l’importo della pensione

Nella gestione della propria pensione, uno dei passaggi chiave è la verifica dell’importo percepito. Per effettuare questo controllo, l’INPS mette a disposizione un documento specifico, il modello OBIS/M.
Il modello OBIS/M svolge un ruolo fondamentale nel monitoraggio della propria pensione. Questo documento riassume tutte le informazioni rilevanti sulle pensioni in corso di erogazione e permette di verificare che non vi siano importi dovuti. In tal modo, il pensionato può avere una visione chiara e completa della propria situazione pensionistica.

È essenziale familiarizzare con questo strumento e utilizzarlo per mantenere sotto controllo la propria pensione. Una gestione attiva e consapevole della propria posizione pensionistica è un passo fondamentale per garantire i propri diritti e per evitare di perdere opportunità importanti, come quella di richiedere eventuali arretrati.

Diritti inespressi: cosa sono e come richiederli

Tra le questioni più rilevanti per i pensionati vi sono i cosiddetti “diritti inespressi”. Questi si riferiscono a diritti, benefici e concessioni a cui i pensionati hanno diritto, ma che non hanno ricevuto per vari motivi.

La mancata espressione dei diritti può verificarsi a causa di diversi fattori. A volte, l’organizzazione responsabile di fornire questi diritti può commettere errori o non aggiornare i propri database correttamente. Altre volte, la colpa può essere dello stesso pensionato, ad esempio, nel caso in cui ci sia un cambiamento nella situazione reddituale che non è stato prontamente comunicato, come l’aggiunta di un familiare a carico.

I diritti inespressi possono riguardare una varietà di benefici, come gli aumenti sociali, la quattordicesima e le integrazioni al trattamento minimo. Si tratta, in sostanza, di diritti non esercitati perché non richiesti. Essi spettano generalmente a chi ha pensioni basse e possono essere ottenuti compilando una domanda specifica da presentare all’INPS.
Conoscere e comprendere i propri diritti inespressi è fondamentale per assicurare una gestione completa e corretta della propria pensione. La richiesta di tali diritti può rappresentare un importante incremento nel reddito dei pensionati.

La procedura per richiedere i diritti inespressi

Per ottenere il riconoscimento di diritti che non sono stati precedentemente riconosciuti, è fondamentale seguire un percorso ben definito. Il primo passo è presentare una specifica istanza all’INPS, poiché tali diritti non vengono concessi automaticamente. Purtroppo, la consapevolezza che questa azione può comportare un incremento della pensione non è molto diffusa tra i pensionati, ma può rappresentare una risorsa significativa, soprattutto in periodi di crisi economica.

Il controllo periodico del rateo della pensione riveste un ruolo centrale in questa procedura. Grazie ai servizi digitali offerti dall’INPS, questa operazione può essere svolta comodamente da casa. Dopo aver verificato che il diritto inespresso spetta al richiedente, è necessario presentare l’apposita istanza e fornire la documentazione necessaria.
Seguire attentamente questa procedura è fondamentale per assicurarsi di non perdere diritti e benefici a cui si ha diritto. Ricordiamo che il supporto di esperti è sempre disponibile per aiutare in questo processo.

Di seguito è riportato un video molto esaustivo, realizzato da “Risarcimenti e rimborsi”, che spiega questi e altri dettagli interessanti sui diritti inespressi. Buona visione.

Gli effetti di un recupero arretrati sulla pensione

Una volta che la procedura di richiesta è stata portata a termine con successo, i benefici possono essere notevoli. Infatti, il recupero degli arretrati può comportare un aumento significativo della pensione.
In caso di accoglimento dell’istanza, il pensionato può avere diritto a un massimo di cinque anni di pagamenti arretrati. Questa somma può rappresentare un incremento considerevole del reddito, un aiuto significativo specialmente in un momento in cui il costo della vita continua a salire.

È sempre importante tenersi aggiornati sullo stato della propria pensione. Questo perché è possibile che qualcosa di importante possa sfuggire, come la possibilità di richiedere pagamenti arretrati. Mantenere una gestione attiva e consapevole della propria pensione è un passo fondamentale per garantire i propri diritti.

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