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La regione Calabria fa di testa sua e apre bar e ristoranti. Diffida del governo

presidente regione calabria santelli

presidente regione calabria santelli

La regione Calabria ha disposto la riapertura da oggi di bar e ristoranti con tavoli all’aperto tramite un’ordinanza  che va in direzione contraria al Dpcm sul lockdown in vigore fino al 3 maggio.

la presidente della regione Calabria Santelli emette un’ordinanza per riaprire bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto.
Poiché in queste settimane i calabresi hanno dimostrato senso civico e rispetto delle regole, è giusto che oggi la Regione ponga in loro fiducia” ha spiegato Santelli all’ AGI.

Con l’ordinanza di Santelli, a partire da oggi 30 aprile, “è consentita la ripresa delle attività di ristoranti, pizzerie, rosticcerie per la preparazione dei relativi prodotti da effettuarsi a mezzo asporto“, inoltre – si legge nel provvedimento – “è consentita la ripresa delle attività di bar, pasticcerie, ristoranti, pizzerie, agriturismo con somministrazione esclusiva attraverso il servizio con tavoli all’aperto“.

Tra queste, anche il commercio di generi alimentari nei mercati all’aperto, inclusa la vendita ambulante anche fuori dal proprio Comune, fermo restando il rispetto delle distanze interpersonali e l’uso delle mascherine e guanti.
Sono anche consentiti gli spostamenti all’interno del proprio Comune o verso altri Comuni per lo svolgimento di sport individuali, ma anche gli spostamenti – una sola volta al giorno – per raggiungere le imbarcazioni di proprietà da sottoporre a manutenzione e riparazione.

Riprendono le attività agricole e di conduzione di piccoli allevamenti di animali svolte in forma amatoriale, il lavoro di allestimento di stabilimenti balneari, di attività di trasformazione dei prodotti industriali. E sono consentiti gli spostamenti per l’assistenza a persone non autonome, comprese quelle per le quali occorre prestare assistenza in quanto rientranti nei motivi di salute.

Questo provvedimento spacca tutta la regione, ci sono molti sindaci che non applicheranno tale ordinanza (in prevalenza di centrosinistra) e altri che lo faranno e altri che ne differiranno l’entrata in vigore.

Il paradosso è che solo qualche giorno fa, a poche ore dalla presentazione del nuovo decreto per la fase 2, la governatrice Santelli si era scagliata contro il premier Conte e il governo, accusando tutti di un possibile “nuovo esodo verso Sud e dell’eventuale aumento di contagi che potrebbe derivarne” e annunciando “misure di cautela di nostra competenza“. Si è passati dal chiudere la regione al riaprire tutto o quasi in pochi giorni emanando una ordinanza in forte controtendenza con l’ultimo dpcm. Forse la Santelli avrà dovuto adeguarsi e mettersi subito in linea con la base del centrodestra senza se e senza ma.

Il governo da parte sua va verso la diffida dell’ordinanza della Regione Calabria. “Scelta irresponsabile; chi si ammala ora potrà chiedere i danni all’ente” fanno sapere fonti del PD. In pratica se la regione Calabria vuole fare da sola è giusto che risolva da sola i problemi che deriveranno dalla sua scelta, oppure che si prenda i pregi e i meriti se tale scelta risultasse essere quella giusta per tutti i calabresi.

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