Il Ministero del Lavoro ritocca i coefficienti di trasformazione dei montanti contributivi. Questo comporterà mini tagli per chi andrà in pensione a partire dal 1° gennaio 2021. I coefficienti di trasformazione sono dei coefficienti numerici da applicare al totale dei contributi versati nel corso della propria vita lavorativa e consentono di calcolare l’assegno pensionistico annuo.
Dal 1° gennaio 2021 le pensioni saranno più basse. Chi andrà in pensione dal prossimo anno vedrà quindi un mini-taglio sulla quota contributiva. Tutto ciò è confermato dal dal Decreto Ministeriale del 1° giugno 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 147/2020, con cui il Ministero del Lavoro ha operato un ritocco dei coefficienti di trasformazione del montante contributivo valido per il prossimo biennio.
Si tratta in sostanza di coefficienti usati per calcolare la quota contributiva della pensione sulla base dei contributi versati. E’ il quindo ritocco dal 2009 e finora sono stati tutti negativi, quindi gli assegni pensionistici hanno subito una riduzione da un decennio a questa parte, e continueranno lo stesso trend negativo, almeno per il prossimo biennio.
Con la riforma Fornero, si è deciso che i coefficienti di trasformazione debbano essere aggiornati ogni triennio, in concomitanza con lo scatto degli adeguamenti della speranza di vita.
Dal 2012 i coefficienti vengono aggiornati ogni tre anni e il prossimo aggiornamento è previsto a partire dal prossimo anno. Sarà negativo perchè c’è una variazione del Pil negativo dovuto soprattutto ai problemi economici derivati dalla emergenza sanitaria. Come riferito dal Sole 24 Ore tali coefficienti saranno decurtati dallo 0,33% allo 0,72% nel prossimo biennio.
Questi, inoltre, variano a seconda dell’età anagrafica: più tardi il lavoratore si ritirerà dal lavoro, più alto sarà l’assegno pensionistico. Di seguito vediamo la tabella pubblicata in gazzetta ufficiale dei coefficienti di trasformazione pensionistici previsti per il biennio 2021 – 2022.
Età pensionamento | Divisori | Coefficienti |
57 | 23,892 | 4,186% |
58 | 23,314 | 4,289% |
59 | 22,734 | 4,399% |
60 | 22,149 | 4,515% |
61 | 21,558 | 4,639% |
62 | 20,965 | 4,770% |
63 | 20,366 | 4,910% |
64 | 19,763 | 5,060% |
65 | 19,157 | 5,220% |
66 | 18,549 | 5,391% |
67 | 17,938 | 5,575% |
68 | 17,324 | 5,772% |
69 | 16,707 | 5,985% |
70 | 16,090 | 6,215% |
71 | 15,465 | 6,466% |
Secondo alcuni calcoli, a causa dei coefficienti di trasformazione, l’assegno annuo ricevuto dai neopensionati dal 2009 a oggi è calato di circa 900 euro. Ossia, circa 75 euro al mese, e continuerà a scendere nel prossimo biennio.