Se vuoi sapere quanti anni devi lavorare per avere almeno 1.000 euro di pensione al mese, ci sono cose importanti che devi conoscere. Non basta solo lavorare tanto: contano anche quanto versi ogni anno e il tipo di lavoro che fai.
Per raggiungere una pensione mensile di almeno 1.000 euro, non serve solo restare tanti anni sul lavoro. Conta soprattutto quanti contributi versi ogni anno e quanto guadagni. In Italia, la pensione si calcola con un sistema che tiene conto di tutto questo. Più contributi versi e più alto è il tuo stipendio, più alta sarà la tua pensione. Ma se lavori con stipendi bassi o a intermittenza, anche dopo 30 o 40 anni di lavoro, potresti ritrovarti con una pensione molto bassa. Per arrivare a una pensione dignitosa, oggi serve avere almeno 35 anni di contributi e uno stipendio regolare. Vediamo insieme i dettagli per capire cosa serve davvero per avere una pensione di almeno 1.000 euro al mese.
Quanti anni servono davvero per avere una pensione da 1.000 euro
Per ottenere una pensione di almeno 1.000 euro al mese, servono anni di lavoro regolare e stipendi adeguati. Il sistema pensionistico italiano funziona in base ai contributi versati durante la vita lavorativa. Se lavori nel settore privato e versi contributi regolarmente, devi sapere che in media servono almeno 35 anni di contributi pieni con uno stipendio lordo di almeno 1.600-1.800 euro al mese.
Se il tuo stipendio è più basso, i tempi si allungano: potresti aver bisogno anche di oltre 40 anni di lavoro. Chi ha contratti precari o lavora part-time, dovrà probabilmente lavorare più a lungo o integrare la pensione con altri strumenti come la pensione integrativa. Non basta quindi il numero di anni: serve continuità e qualità nei versamenti. Ecco perché è importante controllare spesso la tua posizione contributiva all’INPS e, se necessario, pensare a una soluzione alternativa per non ritrovarti con una pensione troppo bassa.
Quanto devi guadagnare e versare per arrivare a 1.000 euro al mese
Oltre agli anni, conta moltissimo anche quanto versi ogni anno. In Italia, per ogni anno di lavoro, versi circa il 33% del tuo stipendio lordo sotto forma di contributi (di cui una parte pagata dal datore di lavoro). Per avere 1.000 euro netti al mese, che sono circa 1.300 euro lordi, devi aver versato un montante contributivo totale di almeno 300.000 euro nel corso della tua vita lavorativa. Ecco cosa significa:
Se guadagni 1.600 euro lordi al mese, versi circa 6.300 euro di contributi all’anno → ti servono circa 47 anni di lavoro.
Se guadagni 2.000 euro lordi al mese, versi circa 8.250 euro all’anno → ti bastano circa 36 anni di lavoro.
Se guadagni 2.500 euro lordi al mese, versi circa 10.300 euro all’anno → ti bastano circa 29 anni di lavoro.
Naturalmente questi numeri sono approssimativi e possono variare in base all’età in cui vai in pensione e all’indice di rivalutazione dei contributi. Ma ti fanno capire quanto è importante il tuo stipendio per raggiungere una pensione dignitosa.
Cosa puoi fare se hai stipendi bassi o pochi anni di contributi
Se hai avuto anni di lavoro saltuario, stipendi bassi o buchi contributivi, non devi per forza rassegnarti a una pensione molto bassa. Puoi adottare alcune soluzioni concrete per migliorare la tua situazione futura. Una delle strade più utili è iniziare una pensione integrativa, cioè un fondo pensione in cui versi qualcosa ogni mese, anche solo 50 o 100 euro, per costruire un’entrata extra da sommare alla pensione pubblica.
Inoltre, puoi valutare la possibilità di riscattare gli anni di studio universitario, se non l’hai già fatto, o pagare contributi volontari per coprire i buchi. Anche evitare il lavoro in nero è fondamentale: ogni mese non dichiarato è un mese perso ai fini pensionistici. Infine, puoi verificare i tuoi contributi già versati accedendo con SPID sul sito dell’INPS, così da avere un’idea chiara e decidere il da farsi. Se agisci per tempo, puoi ancora salvare la tua pensione futura.