Fare un bonifico a un figlio può sembrare un’operazione semplice, ma scegliere la causale giusta è importante per evitare eventuali problemi con il Fisco e garantire la tracciabilità delle transazioni. Scopri come fare nel modo corretto e quali sono le diciture migliori da usare.
Se devi trasferire del denaro a tuo figlio, è fondamentale prestare attenzione alla causale del bonifico. Anche se non è obbligatoria, è sempre consigliabile inserirla per evitare ambiguità e possibili fraintendimenti. La causale rappresenta infatti uno strumento utile per chiarire lo scopo del trasferimento di denaro e proteggerti da eventuali accertamenti fiscali. Ecco come scegliere la dicitura più adatta alle diverse situazioni.
La causale del bonifico: cosa sapere
La causale del bonifico è un elemento facoltativo, ma consigliato. Nonostante il trasferimento di denaro possa avvenire anche senza specificare una motivazione, inserire una causale chiara può aiutarti a evitare equivoci o contestazioni in futuro. Le diciture come “donazione” o “regalo” sono spesso le più utilizzate, soprattutto per trasferimenti tra parenti in linea diretta come padre e figlio.
Per un trasferimento semplice, come regalare soldi senza uno scopo specifico, puoi utilizzare la causale “donazione”, “regalo” o “dono“. Se invece la somma è destinata a una finalità precisa, come l’acquisto di un bene, è utile specificarlo: ad esempio “donazione per acquisto auto” o “contributo per acquisto casa“. Questo approccio può rivelarsi particolarmente utile in caso di verifiche fiscali.
Un dettaglio importante: le donazioni dirette superiori a un certo importo, se considerate di “non modico valore”, richiedono un atto notarile con due testimoni per essere valide. Tuttavia, per donazioni indirette (ad esempio, un bonifico per l’acquisto di un bene), non è necessario rivolgersi a un notaio, indipendentemente dall’importo.
Le migliori causali per un bonifico a un figlio
Inserire una causale chiara è un’ottima pratica per evitare futuri malintesi. Ecco alcune opzioni utili:
- Donazione o regalo: Ideale per trasferimenti senza uno scopo specifico. Puoi anche indicare l’occasione, ad esempio “regalo di compleanno” o “pensiero per Natale”.
- Contributo per spese specifiche: Se stai inviando soldi per coprire costi come l’affitto o l’università, specifica la finalità, ad esempio “contributo per spese universitarie” o “contributo per affitto”.
- Donazione per acquisti: Se il bonifico è destinato a un bene, come un’auto o una casa, indicalo nella causale: ad esempio “donazione per acquisto auto”.
Ricorda: anche se la causale è chiara, il Fisco potrebbe comunque effettuare accertamenti se l’importo trasferito non è coerente con la situazione economica del donante.
Controlli fiscali e limiti sulle donazioni
Le donazioni tra parenti in linea diretta sono generalmente esenti da imposte fino a 1 milione di euro. Oltre questa soglia, si applica un’imposta del 4% sull’importo eccedente. Per donazioni inferiori a tale limite, non è necessario dichiararle al Fisco, a patto che il denaro provenga da fonti tracciabili, come un conto alimentato da stipendio o pensione.
Se trasferisci somme significative, potrebbe essere utile conservare documentazione che ne attesti la provenienza e lo scopo. Un bonifico con una causale precisa è già una prova importante, ma per cifre elevate potresti dover fornire ulteriori dettagli in caso di controlli.
In sintesi, per trasferire denaro in serenità: scegli una causale chiara, mantieni la tracciabilità delle operazioni e, se necessario, consulta un professionista per garantirti la massima sicurezza fiscale.