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Il contributo di vedovanza 2025 che molti non richiedono ma spetta di diritto

Donna anziana in abito nero e velo seduta a un tavolo mentre controlla documenti e laptop, simbolo di vedovanza e richiesta di sostegno economico

Pochi sanno che l’assegno di vedovanza è un aiuto economico che può aumentare la tua pensione di reversibilità. Scopri chi può chiederlo, quanto vale e come ottenerlo davvero nel 2025 senza perdere nemmeno un euro di questo diritto.

L’assegno di vedovanza è una integrazione mensile concessa dall’INPS a chi percepisce la pensione di reversibilità e vive una condizione di invalidità totale o inabilità al lavoro. Può arrivare fino a 52,91 euro al mese e rappresenta un supporto concreto per chi ha redditi bassi e problemi di salute gravi. Per ottenerlo devi rispettare alcune regole precise: essere vedovo o vedova, possedere un verbale di invalidità al 100%, non esserti risposato e rientrare nei limiti di reddito fissati per il 2025.

Chi può richiederlo

Il contributo di vedovanza spetta solo a chi già riceve una pensione di reversibilità e ha una invalidità civile totale o è inabile al lavoro. Devi avere un verbale INPS che certifichi l’invalidità al 100% o l’assegno di accompagnamento. È fondamentale anche non avere un nuovo matrimonio e restare entro i limiti di reddito personale previsti per quest’anno. Se l’invalidità è solo parziale, non puoi accedere al beneficio. Questa misura non è una pensione autonoma, ma un aiuto aggiuntivo che aumenta la tua pensione di reversibilità.

Importi e limiti di reddito

L’importo del contributo di vedovanza cambia in base al tuo reddito annuo:

  • Con reddito fino a 33.274,22 euro hai diritto a 52,91 euro al mese.

  • Con reddito tra 33.274,23 e 37.325,55 euro l’importo scende a 19,59 euro mensili.

  • Se superi i 37.325,55 euro, non spetta alcuna integrazione.

Puoi anche chiedere gli arretrati fino a 5 anni se avevi i requisiti ma non avevi fatto domanda. Gli importi si aggiungono alla tua pensione di reversibilità, offrendo un sostegno economico costante.

Come presentare la domanda

Per ricevere l’assegno di vedovanza raccogli prima i documenti: certificato di morte del coniuge, documento d’identità, codice fiscale, verbale di invalidità totale e prove del tuo reddito. Puoi presentare la domanda online sul sito INPS con SPID, CIE o CNS, oppure rivolgerti a un patronato o CAF per assistenza gratuita. L’assegno decorre dal momento in cui possiedi tutti i requisiti e, se fai domanda in ritardo, puoi ottenere gli arretrati fino a 5 anni. Verifica sempre che la tua pensione di reversibilità non rientri in gestioni speciali per autonomi, perché potrebbero esserci esclusioni. Questo semplice passaggio ti aiuta a non perdere un diritto economico importante.

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