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Come risparmiare in bolletta cambiando la potenza del contatore: come si fa e quanto si risparmia

Cambiare la potenza del contatore
Cambiare la potenza del contatore
Cambiare la potenza del contatore – pixabay

Scopri come ottimizzare i costi della tua bolletta elettrica modificando la potenza del contatore. Un piccolo cambiamento può portare a grandi risparmi.

Hai mai pensato che la tua bolletta elettrica potrebbe essere gonfiata da un servizio che non utilizzi pienamente? La potenza del contatore è un fattore chiave nel determinare l’importo della tua bolletta e, sorprendentemente, molti di noi pagano per una potenza maggiore di quella che effettivamente necessitano. Modificare la potenza impegnata del tuo contatore non solo può evitare spiacevoli blackout quando diversi elettrodomestici sono in funzione contemporaneamente, ma anche ridurre significativamente i costi in bolletta. In questo articolo, ti guideremo attraverso i passi su come cambiare la potenza del contatore, quanto costa e quanto puoi risparmiare. Imparerai a valutare il tuo consumo reale, a confrontarlo con la potenza impegnata e a scegliere il livello di potenza ottimale per le tue esigenze.

Cos’è la potenza impegnata e perché è importante

La potenza impegnata rappresenta la quantità massima di energia che il tuo impianto può prelevare dalla rete in ogni istante. È un parametro definito al momento dell’attivazione del contratto e incide direttamente sui costi fissi della tua bolletta elettrica. Negli ultimi anni, l’evoluzione tecnologica e l’introduzione di nuovi elettrodomestici hanno fatto sì che molte abitazioni necessitassero di una potenza superiore ai classici 3 kW. Tuttavia, è essenziale trovare il giusto equilibrio: una potenza troppo bassa può causare frequenti interruzioni di corrente, mentre una troppo alta può tradursi in costi inutilmente elevati.

Come valutare la potenza necessaria

Prima di procedere con la modifica della potenza del contatore, è fondamentale capire quale livello di potenza è adeguato alle tue esigenze. Ecco alcuni passi da seguire:

  • Esamina la tua bolletta: cerca la voce “potenza massima prelevata” e confrontala con la “potenza impegnata”. Questo ti darà un’idea di quanto sei vicino a sfruttare la potenza per cui stai pagando.
  • Valuta i tuoi consumi: considera gli elettrodomestici che usi regolarmente e quelli che potresti utilizzare contemporaneamente. Questo ti aiuterà a capire se la tua potenza impegnata attuale è sufficiente.

Modifica della potenza del contatore: passaggi e costi

Cambiare la potenza del tuo contatore è un processo relativamente semplice ma varia a seconda del fornitore e del tipo di contratto. In generale, dovrai:

  1. Contattare il tuo fornitore: presentare una richiesta di modifica della potenza impegnata.
  2. Attendere la valutazione: il fornitore potrebbe richiedere un tecnico per valutare se l’impianto supporta la nuova potenza.
  3. Accettare il preventivo: una volta confermato che è possibile effettuare la modifica, il fornitore fornirà un preventivo dei costi.

I costi variano a seconda se si aumenta o si diminuisce la potenza e possono dipendere anche dal fatto se sei nel mercato libero o in quello di maggior tutela.

Quanto si risparmia effettivamente?

Il risparmio ottenibile modificando la potenza del contatore dipende da diversi fattori, tra cui il costo del kW impegnato previsto dal tuo contratto e la differenza tra la potenza attuale e quella nuova. In generale, ridurre la potenza può portare a un risparmio significativo sui costi fissi della bolletta, soprattutto se attualmente stai pagando per una potenza molto superiore a quella che utilizzi effettivamente.

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