Se hai meno di 35 anni e sogni di metterti in proprio, ora è il momento giusto. C’è un bonus da 500 euro al mese per tre anni, ma non arriva da solo: devi fare domanda e rispettare alcune regole. Scopri come ottenere questo aiuto economico.
Se sei un giovane disoccupato e stai pensando di avviare una nuova attività in Italia, c’è una grande opportunità che potresti non conoscere: il Bonus giovani under 35, previsto dal Decreto Coesione e gestito direttamente dall’INPS. Questo incentivo può garantirti fino a 500 euro al mese per tre anni, ma non è automatico: devi sapere come funziona e fare domanda nei tempi giusti. Il contributo viene versato annualmente in un’unica soluzione e può aiutarti concretamente ad affrontare i primi anni di avviamento della tua attività. Ma non basta aprire una Partita IVA: devi avere meno di 35 anni, essere disoccupato al momento dell’apertura e rientrare in settori strategici individuati dallo Stato. In questa guida ti spiego tutto: chi può richiederlo, quali sono i requisiti, cosa fare per ottenerlo e come non perderlo.
Chi può richiedere il bonus e quali sono i requisiti principali
Il bonus da 500 euro al mese è destinato a te solo se rispetti alcune condizioni ben precise. Non è sufficiente essere giovani, né basta avere un’idea imprenditoriale: bisogna rientrare in una serie di requisiti stabiliti dalla legge. Innanzitutto, devi avere meno di 35 anni al momento dell’avvio della tua attività. Questo vuol dire che, anche se stai per compiere 35 anni, l’importante è la data di apertura della Partita IVA o dell’impresa.
Un altro punto fondamentale è che devi essere disoccupato: cioè non avere un contratto di lavoro attivo nel momento in cui avvii la tua attività. Inoltre, il bonus è rivolto solo a chi apre una nuova impresa in Italia tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Non sono previsti limiti ISEE: anche se vivi in famiglia o hai un patrimonio personale, questo non ti esclude dal beneficio. Ma la tua attività deve rientrare in settori considerati strategici, come manifattura, sanità, servizi digitali, cultura, energia, turismo, educazione e simili. Se non rientri in questi settori, purtroppo non puoi accedere al contributo.
Come fare domanda all’INPS e quando scadono i termini
Per ottenere il bonus, devi fare domanda attraverso il sito dell’INPS, accedendo con le tue credenziali SPID, CIE o CNS. È importante rispettare le scadenze previste dal decreto, che variano a seconda della data in cui hai aperto la tua attività. Se hai avviato l’impresa tra il 1° luglio 2024 e il 28 novembre 2025, puoi presentare la domanda entro il 28 dicembre 2025.
Se invece la tua impresa è stata aperta dopo il 28 novembre 2025, hai 30 giorni di tempo dalla data di avvio per presentare richiesta. Il portale da utilizzare è quello dell’INPS, alla sezione dedicata agli incentivi per l’autoimprenditorialità. Ecco cosa ti serve per completare la procedura:
Codice fiscale e SPID (o CIE/CNS)
Codice ATECO dell’attività avviata
Documenti che dimostrino lo stato di disoccupazione
Data di apertura dell’attività (da visura o ricevuta apertura IVA)
Una volta inviata la domanda, l’INPS farà dei controlli e, se tutto è corretto, ti accrediterà la somma annuale di 6.000 euro direttamente sul conto corrente. L’accredito avviene in anticipo ogni anno, e si ripete per massimo tre anni consecutivi.
Perché è una grande occasione da non lasciarsi sfuggire
Questo bonus rappresenta una delle poche misure realmente concrete per aiutare i giovani italiani a costruirsi un futuro. Non si tratta di un reddito assistenziale, ma di un incentivo vero all’imprenditorialità. Se stai pensando di metterti in proprio, iniziare un’attività come libero professionista, oppure avviare una piccola impresa artigiana, agricola o digitale, questo sostegno può fare la differenza. Con 500 euro al mese per tre anni, puoi coprire le spese fisse, acquistare attrezzature, pagare un affitto o fare formazione.
Inoltre, il contributo non è tassato e non fa reddito, quindi lo puoi usare interamente per la tua attività. Non aspettare che sia troppo tardi: informati bene, scegli il codice ATECO giusto, e verifica se rientri nei settori ammessi. Ogni anno sono migliaia le persone che perdono l’opportunità per mancanza di informazioni o per un ritardo nella domanda. Tu non devi essere tra loro. Preparati ora, controlla i documenti e sfrutta al massimo questa occasione.







