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Pensione con soli 5 anni di contributi a 71 anni: ecco cosa devi sapere

Anziano che legge una lettera INPS con banconote sul tavolo, simbolo della pensione ottenuta con soli 5 anni di contributi a 71 anni

In pochi sanno che la legge italiana prevede una possibilità speciale: andare in pensione anche con soli 5 anni di contributi, ma solo al compimento dei 71 anni. Una soluzione utile per chi non ha avuto una carriera lavorativa lunga, ma che nasconde condizioni e limiti importanti da conoscere bene.

Non tutti riescono a versare 20 anni di contributi, che rappresentano la soglia minima per la pensione di vecchiaia ordinaria. C’è però una regola che consente, a determinate condizioni, di accedere alla pensione con soli 5 anni di contributi effettivi, ma ad un’età più avanzata: 71 anni. Questa opportunità riguarda i cosiddetti “contributivi puri”, cioè chi non ha versato nulla prima del 1° gennaio 1996. È una via di uscita pensata per chi ha avuto lavori saltuari o carriere discontinue. Tuttavia, l’importo dell’assegno sarà inevitabilmente molto basso, perché calcolato solo sui contributi realmente versati. Ecco quindi come funziona questa possibilità e cosa devi aspettarti se pensi di utilizzarla.

Chi può accedere alla pensione con soli 5 anni di contributi

Questa misura è riservata a una categoria ben precisa di lavoratori. Puoi beneficiarne se sei un cosiddetto contributivo puro, cioè se non hai alcun versamento prima del 1996. Servono almeno 5 anni di contributi effettivi, quindi non figurativi: valgono i contributi da lavoro, da riscatto o volontari, ma non quelli legati a periodi di disoccupazione, malattia o maternità. Il requisito principale resta comunque l’età: devi avere 71 anni compiuti.

Una volta soddisfatti questi criteri, puoi inoltrare domanda di pensione e ricevere il tuo assegno. Attenzione però: la decorrenza parte solo dopo il raggiungimento dell’età richiesta, quindi non esistono arretrati per gli anni precedenti. È una soluzione utile per chi non riuscirebbe mai a maturare i 20 anni previsti dalla pensione ordinaria, ma non garantisce cifre alte.

Quanto prenderai davvero e quali limiti ci sono

Molti si chiedono quanto possa essere l’importo di una pensione con soli 5 anni di contributi. La risposta è semplice: pochissimo. La pensione viene calcolata interamente con il sistema contributivo, quindi sulla base di quanto hai effettivamente versato. Con soli cinque anni di contributi l’assegno rischia di essere molto vicino alla soglia minima. Non c’è un requisito sull’importo, ma devi sapere che sarà più basso anche rispetto a chi ha 20 anni di versamenti.

In più, non tutti possono rientrare in questa misura: se hai versato contributi prima del 1996, dovrai rispettare le regole della pensione di vecchiaia ordinaria. Ricorda inoltre che questo assegno non è cumulabile con arretrati: parte solo dal momento della domanda.

Conviene davvero questa possibilità

La pensione con 5 anni di contributi a 71 anni è una sorta di “via di fuga” per chi non ha mai potuto costruirsi una carriera stabile. Ti consente comunque di avere un assegno, seppur molto basso, che ti accompagna negli anni della vecchiaia. Conviene soprattutto se non hai alternative e rischieresti di rimanere senza nulla. Non è invece la scelta migliore per chi può continuare a versare contributi e puntare a una pensione più dignitosa.

In sintesi: è una possibilità reale, utile e concreta, ma da valutare con attenzione perché non garantisce importi sufficienti a vivere serenamente. Il consiglio è di informarti presso l’INPS o i patronati per capire se hai i requisiti e quanto potresti percepire in base ai tuoi versamenti.

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