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Pensione casalinghe INPS: il fondo poco conosciuto che aiuta chi ha versato poco

Donna seduta sul divano osserva pensierosa una casalinga con piumino per spolverare in salotto

Molte donne che si sono dedicate per anni alla casa e alla famiglia pensano di non avere diritto a una pensione. In realtà esiste un fondo creato proprio per loro, anche se poco conosciuto. Ti spiego come funziona e a chi può davvero servire.

Se sei stata casalinga per gran parte della tua vita, magari senza un lavoro regolare o con pochi contributi versati, potresti pensare che la pensione sia un sogno irraggiungibile. In realtà, non è così. Esiste un fondo dell’INPS, ancora poco noto, che permette a donne (e uomini) di accantonare contributi in modo flessibile, anche se non hanno mai lavorato in modo continuativo. Si chiama Fondo di previdenza per le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilità familiari, ma tutti lo conoscono come Fondo casalinghe. Ti spiego in modo chiaro cosa serve, quanto puoi versare, e soprattutto quali sono i reali vantaggi che potresti ottenere, anche con versamenti minimi.


Cos’è il fondo casalinghe e perché può essere utile

Il fondo casalinghe è una forma di previdenza volontaria gestita direttamente dall’INPS. È stato pensato per dare una possibilità pensionistica a chi si occupa della casa e della famiglia, senza avere un lavoro retribuito. Può aderire chi ha:

Chi si iscrive può iniziare a versare quanto può, quando può, senza un importo fisso mensile. I contributi devono però essere almeno pari a 25,82 euro (l’equivalente di un mese), altrimenti non sono validi ai fini pensionistici.

Il vantaggio? Ogni versamento contribuisce a formare una pensione futura, anche se l’importo sarà proporzionale a quanto si è versato. È una soluzione pensata per chi non ha accesso ad altre forme di previdenza ma vuole comunque garantirsi un minimo di rendita in età avanzata.


Chi può aderire e come funziona il versamento

Il fondo è aperto sia alle donne che agli uomini, ma è usato quasi esclusivamente da casalinghe. Può iscriversi anche chi svolge lavori saltuari non continuativi, purché non abbia già una copertura previdenziale attiva.

Per aderire, basta presentare domanda all’INPS:

  • tramite portale online (con SPID, CIE o CNS)

  • presso un CAF o patronato

  • o chiamando il numero verde INPS 803.164

Una volta iscritti, si possono iniziare a fare versamenti volontari, anche solo una volta all’anno. L’importante è che ogni versamento sia multiplo di 25,82 euro, altrimenti non viene accreditato.

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I versamenti possono essere effettuati tramite:

  • bollettini MAV

  • home banking

  • pagoPA

Non c’è obbligo di continuità: si può versare quando si vuole, secondo le proprie possibilità. Naturalmente, più si versa, più alta sarà la pensione futura. Tuttavia, anche con pochi versamenti, si ha diritto a una pensione contributiva, a partire dai 67 anni e con almeno 5 anni di contributi validi.


Quanto si prende e cosa conviene sapere davvero

L’importo della pensione che riceverai dipende esclusivamente da quanto hai versato. Questo fondo segue il sistema contributivo puro, quindi l’INPS calcola la pensione in base al montante contributivo accumulato, rivalutato ogni anno.

Facciamo un esempio semplice: se versi 30 euro al mese per 15 anni, potresti ottenere una piccola pensione mensile, anche se non alta. Tuttavia, questa può fare la differenza in futuro, soprattutto se non hai altri redditi. Inoltre:

  • i versamenti sono deducibili fiscalmente

  • si può continuare a versare anche dopo i 67 anni, fino a quando non si presenta la domanda di pensione

  • si può cumulare questo assegno con altre prestazioni assistenziali, come l’assegno sociale (se si rispettano i limiti di reddito)

Molte donne non conoscono questa possibilità e rinunciano a costruirsi una pensione solo perché credono di non avere alternative. Invece, questo fondo è pensato proprio per chi ha fatto un lavoro silenzioso, ma fondamentale, e vuole dare valore anche a quella parte della vita dedicata agli altri.

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