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Pensione a 60 anni per le donne: la possibilità che in poche conoscono

Donna sorridente all’aperto che rappresenta la libertà di andare in pensione a 60 anni

Esiste una legge italiana che ti permette di andare in pensione a 60 anni, ma solo se rientri in certe condizioni. È una possibilità concreta per molte donne, ma spesso resta nascosta tra le pieghe delle norme. Scopri subito se anche tu puoi approfittarne.

In un momento in cui l’età pensionabile sembra allontanarsi sempre di più, c’è ancora una via d’uscita anticipata che riguarda esclusivamente le donne. Si chiama Opzione Donna ed è stata confermata anche per il 2025. Grazie a questa misura, puoi lasciare il lavoro anche a 60 anni, ma solo se rispetti alcuni requisiti ben precisi. È una grande occasione per chi ha iniziato a lavorare presto e desidera concedersi un po’ di riposo prima del previsto. Tuttavia, ci sono anche dei contro da tenere in considerazione, soprattutto sul fronte dell’importo dell’assegno. Se ti stai chiedendo se puoi rientrare in questa misura e come funziona davvero, qui trovi tutto spiegato in modo semplice, pratico e chiaro. Non servono lauree per capire: basta leggere con attenzione. Vediamo insieme tutti i dettagli utili per capire se puoi andare in pensione prima del tempo.

Cos’è l’opzione donna e cosa ti permette di fare

L’Opzione Donna è una possibilità che ti dà lo Stato per andare in pensione anticipata, anche se non hai ancora raggiunto l’età della pensione ordinaria. È pensata solo per le donne lavoratrici e ti permette di uscire dal mondo del lavoro a 60 o anche a 59 anni, se rientri in certe condizioni. In cambio però, il tuo assegno sarà calcolato interamente con il sistema contributivo, cioè basato solo su quanto hai versato nel tempo. Questo significa che potrebbe essere più basso rispetto a chi va in pensione normalmente.

Per il 2025, puoi accedere a questa misura se hai almeno 35 anni di contributi e almeno 61 anni di età, ma puoi scendere a 60 o 59 anni se hai figli. In pratica, se sei madre di uno o più figli, ti viene “scontato” un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. Ma attenzione: non basta solo avere i requisiti contributivi e anagrafici. Devi anche rientrare in una delle categorie specifiche previste dalla legge.

Chi può davvero andare in pensione a 60 anni

Non tutte le donne possono usare l’Opzione Donna. È riservata a quelle che si trovano in situazioni particolari. Prima di tutto, devi aver maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2024, quindi devi controllare bene la tua posizione contributiva. Poi devi appartenere a una di queste categorie:

  • Sei una caregiver, cioè ti prendi cura da almeno sei mesi di un familiare disabile convivente con una grave disabilità;

  • Sei una lavoratrice invalida, con una percentuale di invalidità civile pari o superiore al 74%;

  • Sei stata licenziata o lavori in un’azienda in crisi, dove è attivo un tavolo di confronto al Ministero del Lavoro.

Inoltre, anche se maturi tutti i requisiti, non riceverai subito l’assegno. C’è un tempo di attesa: 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome. Quindi, se maturi i requisiti a dicembre 2024, inizierai a percepire la pensione da gennaio 2026 se sei dipendente, oppure da luglio 2026 se sei autonoma. Tutto questo va valutato attentamente, soprattutto perché il calcolo contributivo può abbassare di molto la cifra mensile che riceverai.

Cosa devi valutare prima di fare domanda

La tentazione di smettere di lavorare prima è forte, soprattutto dopo una vita di sacrifici. Ma prima di decidere, devi valutare bene ogni aspetto. La cosa più importante è capire quanto prenderai di pensione. Il sistema contributivo penalizza chi ha avuto interruzioni di carriera, stipendi bassi o lavori discontinui. Se rientri in questi casi, potresti ritrovarti con un assegno molto più basso di quanto ti aspetti.

Devi anche tenere conto che una volta fatta la scelta, non puoi tornare indietro. Quindi è importante farsi aiutare da un patronato o da un esperto previdenziale, che può farti un calcolo preciso e spiegarti i pro e i contro. A volte, aspettare uno o due anni in più può voler dire avere una pensione più dignitosa. Ma se invece hai tanti anni di contributi, pochi anni alla pensione e vuoi dedicarti alla famiglia, alla salute o semplicemente goderti la vita… allora può davvero essere la scelta giusta per te.

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