Dopo i 65 anni puoi avere diritto a non pagare più molte visite, esami e analisi. Ma non è automatico: serve fare una richiesta precisa. In tanti non lo sanno e continuano a pagare inutilmente. Se rientri nei limiti, puoi risparmiare davvero molto sulla sanità.
Negli ultimi mesi sempre più persone stanno scoprendo che dopo i 65 anni molte spese mediche possono diventare gratuite. Ma la cosa più importante è questa: non succede da sola, devi sapere cosa chiedere e dove andare. Se non fai la richiesta giusta, continui a pagare anche se avresti diritto all’esenzione. Parliamo di ticket su visite, esami, analisi, controlli specialistici e in alcuni casi anche su alcuni farmaci. Per chi vive di pensione, anche un piccolo risparmio ogni mese fa davvero la differenza. La buona notizia è che la procedura non è complicata, ma serve un minimo di attenzione. Qui ti spiego tutto in modo chiaro, semplice e senza giri di parole.
Chi ha diritto davvero all’esenzione dopo i 65 anni
Superare i 65 anni di età è il primo requisito, ma non basta da solo. Per ottenere l’esenzione dal ticket sanitario conta anche il reddito del nucleo familiare. In pratica, oltre alla tua età, viene controllato quanto guadagni tu e la tua famiglia.
Se il reddito complessivo lordo della tua famiglia non supera una certa soglia, allora puoi essere esentato dal pagamento del ticket. Questa soglia viene aggiornata nel tempo, ma nel 2025 resta intorno ai 36.000 euro annui per l’intero nucleo.
In altre parole: se vivi solo e prendi una pensione normale, nella maggior parte dei casi rientri nei limiti. Se vivi con il coniuge, si sommano i redditi. Se invece superi la soglia, l’esenzione non spetta, anche se hai più di 70 o 80 anni.
Questa è una delle cose che crea più confusione. Molte persone pensano che basti l’età, ma non è così. Serve sempre il requisito del reddito. Ed è per questo che tanti pagano il ticket anche quando in realtà potrebbero non pagarlo più.
Come si fa la domanda per non pagare più il ticket
Prima di spiegarti cosa non paghi più, è fondamentale chiarire come si ottiene l’esenzione. Perché se la tua esenzione non è registrata, continui a pagare anche se ne hai diritto.
Devi sapere che l’esenzione può essere:
assegnata automaticamente, se i dati fiscali sono già corretti
oppure richiesta tramite autocertificazione
In pratica devi comunicare che:
hai più di 65 anni
rientri nei limiti di reddito
Questa comunicazione si fa presso:
ASL di zona
sportelli sanitari
medico di base (in molti casi)
oppure tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico, se lo utilizzi
Prima dell’elenco, è importante chiarire una cosa: senza il codice di esenzione sulla ricetta, paghi comunque. Anche se hai diritto all’esenzione.
Quindi controlla sempre che sulla ricetta sia presente il codice corretto. Se manca, fai sistemare subito la situazione allo sportello.
Cosa non paghi più davvero con l’esenzione sanitaria
Quando l’esenzione è attiva, il risparmio è reale. Parliamo di spese che molte persone sostengono ogni mese. In pratica non paghi più il ticket su tantissime prestazioni.
Ecco, in modo semplice, cosa può diventare gratuito o quasi gratuito:
visite specialistiche
esami del sangue
analisi di laboratorio
esami diagnostici
controlli periodici
alcune categorie di farmaci
Per chi ha problemi di pressione, cuore, diabete, ossa, colesterolo, i controlli sono frequenti. E senza esenzione, ogni volta si paga. Con l’esenzione invece queste spese si azzerano o si riducono moltissimo.
Molti pensionati si rendono conto del risparmio solo dopo mesi: centinaia di euro all’anno che prima uscivano, e che ora restano in tasca. Ed è per questo che conviene verificare subito se la tua esenzione è attiva oppure no.
Attenzione a questi errori che fanno perdere l’esenzione
Anche se hai diritto, puoi perdere l’esenzione senza accorgertene. Succede più spesso di quanto pensi.
L’esenzione infatti:
non è sempre per sempre
può essere revocata automaticamente
dipende dal reddito aggiornato
Se un anno il tuo reddito supera la soglia anche di poco, l’anno dopo potresti non risultare più esente. E se non controlli, lo scopri solo quando ti chiedono di pagare allo sportello.
Altro errore frequente:
cambio di residenza
cambio di regione
variazioni del nucleo familiare
In tutti questi casi è sempre meglio fare una verifica preventiva, così non rischi brutte sorprese.







