In un mondo sempre più digitale, potresti pensare che il contante sia superato. Eppure la BCE ricorda che in certe situazioni può salvarti: blackout, emergenze, sistemi informatici fuori uso. Tenere una piccola riserva di banconote in casa potrebbe fare la differenza nei momenti più difficili.
Negli ultimi giorni si parla molto di una notizia che arriva direttamente dalla BCE. Secondo l’istituzione europea, i contanti non sono solo un vecchio ricordo, ma uno strumento ancora fondamentale per affrontare crisi ed emergenze. In passato, durante il Covid, la guerra in Ucraina o persino in alcuni blackout elettrici, i pagamenti digitali hanno avuto problemi seri e la gente si è ritrovata senza poter comprare nemmeno i beni di prima necessità. Per questo motivo, alcuni Paesi europei già raccomandano di avere in casa una riserva minima di banconote: bastano 70 o 100 euro a persona per coprire le spese essenziali di qualche giorno. Non si tratta di un obbligo, ma di un semplice consiglio di buon senso che può aiutarti a non restare scoperto nei momenti più delicati.
Perché la BCE parla di contanti oggi
La BCE ha scelto di ribadire l’importanza dei contanti in un periodo in cui i pagamenti digitali sembrano aver preso il sopravvento. Tu usi spesso la carta, lo smartphone o le app, ma cosa succede se questi strumenti smettono di funzionare anche solo per qualche ora? In un blackout o in un guasto informatico non avresti modo di pagare. Ecco perché il contante resta un mezzo di pagamento semplice, immediato e sicuro. Le banconote funzionano anche senza internet, senza corrente e senza sistemi tecnologici.
A differenza di altri strumenti, sono universali e nessuno può rifiutarle in un negozio o al supermercato. Avere contanti a portata di mano significa avere una rete di protezione in situazioni di emergenza, quando tutto il resto potrebbe bloccarsi improvvisamente.
Quanto denaro tenere in casa e per quanto tempo
Gli esperti non parlano di grandi cifre, ma di un piccolo gruzzolo per coprire i bisogni più immediati. In diversi Paesi europei le autorità consigliano di avere banconote sufficienti a garantire i pagamenti essenziali per circa 72 ore, cioè tre giorni. Questo serve a comprare cibo, medicinali, benzina o altri beni indispensabili. Per una famiglia di quattro persone, ad esempio, può bastare un fondo da 300 o 400 euro in totale.
Non serve di più, perché il rischio di furti aumenta se conservi cifre troppo alte. Tienili in un luogo sicuro e non accessibile facilmente. Ricorda che si parla di un accorgimento di prudenza, non di una regola fissa: ognuno può adattarlo alle proprie esigenze e abitudini.
Contanti e futuro dei pagamenti digitali
Nonostante questa raccomandazione, la BCE ribadisce che i pagamenti digitali restano il futuro. Sempre più persone usano bancomat, carte e smartphone per fare la spesa o pagare le bollette. La moneta elettronica è comoda, veloce e riduce anche i rischi legati al denaro contante, come furti o smarrimenti. Ma proprio perché siamo sempre più dipendenti dalla tecnologia, diventa importante avere un piano B.
Tenere un po’ di contanti in casa non significa rinnegare il progresso, ma proteggersi dalle emergenze. È un equilibrio tra innovazione e sicurezza: usare il digitale ogni giorno e avere in tasca, quando serve, quella piccola somma che ti permette di affrontare imprevisti senza preoccupazioni. In fondo, la tranquillità di poter pagare anche senza connessione o senza corrente non ha prezzo.