Ultimamente tg e giornali sbandierano in “pompa magna” una ripresa che c’è ma non si vede.Forse perchè ad essere in ripresa sono solo le banche…I dettagli
Agli italiani dicono che siamo in ripresa, che l’Italia è tornata leader,che i contratti a tempo indeterminato aumentano, il PIL sale, la fiducia e i consumi anche.
E’ da diversi giorni che si sono susseguite diverse dichiarazioni riguardo un allentamento della morsa della crisi, in alcuni casi si è parlato di decisa ripresa, in altri di lenta ripresa, i più prudenti hanno commentato con un “piccola ripresa”, le opposizioni (soprannominate “i gufi”) parlano solo di completa disfatta.
Fatto sta che gli italiani non vedono segni di ripresa, infatti sono ancora più della metà i pessimisti. Perché?
Perché questa crescita tanto sbandierata molte famiglie e imprese non l’hanno ancora toccata con mano?
Dalle parole ai fatti corre tutto un mondo troppo spesso ignoto (non tutti hanno competenze per verificare dati e “strali”).
Nonostante ciò, il numero delle famiglie che non arriva a fine mese aumenta a ritmi preoccupanti, per non parlare di sempre più numerosi individui che perdono il lavoro.
Innanzitutto bisogna fare molta attenzione al linguaggio giornalistico usato per “propagandare” il Jobs Act. I tg e giornali, parlano di aumento di contratti, nuove assunzioni, ma non fanno riferimento a chi il lavoro lo perde a causa di licenziamento del fallimento della sua azienda. In pratica non si parla di un calo di disoccupazione ma solo di un aumento delle assunzioni.
E se le assunzioni stessero aumentando proprio perchè aumentano di pari passo i senza lavoro?Dove sarebbe in realtà questa ripresa?…Quindi si tende a propagandare l’effetto : “boom assunzioni”, nascondendo la causa :”licenziamenti e fallimenti a raffica….A buon intenditor poche parole.
Arrivati a questo punto questa ripresa dove sarebbe? Quale sarebbe l’efficacia del Jobs Act?
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A leggere i dati rilevabili dalle “centrale rischi” (è utile sapere che quando si avvia una richiesta di prestito personale o di mutuo si genera automaticamente una segnalazione indipendentemente dal fatto che poi il contratto sia realmente sottoscritto o il prestito accordato) l’aumento di domande o richieste di informazioni è aumentata (il dato è sicuramente positivo per le banche e comunque è liquidità che presumibilmente finisce sul mercato), però rimane il fatto che le famiglie incapaci oggettivamente di arrivare a fine mese aumentano, e significa che nella migliore delle ipotesi il potere d’acquisto delle provvidenze mensili è del tutto inadeguato.