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Il Sindaco che stampa banconote per aiutare i suoi cittadini: “io non aspetto l’Europa”

Giovanni Fortunato Santa Marina stampa banconote

Giovanni Fortunato Santa Marina stampa banconote

Giovanni Fortunato, sindaco di Santa Marina, un piccolo Comune nel Cilento, piccolo centro del Golfo di Policastro nel Salernitano, non ha voluto sottostare ai lunghi tempi d’attesa dell’UE e di conseguenza del Governo e della regione Campania. Ha deciso di fare immediatamente qualcosa per affrontare la crisi economica dovuta al covid19 in modo da andare in aiuto ai suoi cittadini. Ha deciso di stampare banconote da poter utilizzare all’interno del comune per l’acquisto di beni di prima necessità.

Ha coniato nuove banconote per un valore totale di 100mila euro, stampate con tagli di 50 centesimi, 1 euro, 5 euro e 10 euro da utilizzare come buoni spesa per le famiglie bisognose, immettendo nell’economia reale del suo comune prima 30mila euro, poi il resto. I 100mila euro sarebbero coperti da fondi comunali.
Ma il sindaco è andato oltre e per combattere l’emergenza Covid-19 intende utilizzare la nuova moneta anche per pagare l’affitto degli alloggi per il personale sanitario dell’ospedale di Sapri, in caso venga scelto come presidio anti-Coronavirus.

La stampa di queste banconote è anche una provocazione all’Europa che ci ha completamente abbandonati. L’Italia farebbe bene a lasciare l’euro e a tornare alla lira. Solo in questo modo si salverebbe il Paese” – spiega il sindaco Fortunato. Secondo il sindaco questa iniziativa si potrebbe estendere a tutti i Comuni italiani con importanti effetti positivi sull’intera economia del Paese.

Intervistato su Byoblu24 da Virginia Camerieri ha dichiarato quanto segue:
Noi sindaci da anni denunciamo la lentezza della burocrazia nel dare risposte rapide ai cittadini, la gente non può aspettare, c’è gente che ha bisogno di acquistare i beni di prima necessità.

Quando ho visto che le risposte ai cittadini da parte delle istituzioni ( dall’ Unione Europea fino alla regione Campania) era molto lenta ho pensato immediatamente di coniare una moneta sotto forma di buono spesa che sta già girando per tutte le attività commerciali. Chi va in farmacia piò acquistere le medicine con questa moneta, può andare a fare la ricarica del cellulare, può fare la spesa e acquistare qualsiasi bene di prima necessità.

Abbiamo coniato quattro pezzatura per facilitare la resa del resto da parte degli esercizi commerciali. Stampati sulle quattro monete troviamo i luoghi più significativi del nostro paese perchè questa emergenza ha alzato il valore della terra natia, del senso di appartenenza visto che non si può uscire dal territorio comunale“.

Di seguito l’intervista integrale di Virginia Camerieri per Byoblu24 al sindaco Giovanni Fortunato.

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1 commento

  1. Alois Grassani

    Nei primi ’70, ai tempi del democristiano Rumor, la domenica non circolavano le automobili. In alcune città, l’ autobus era sempre gratuito.Le aziende emettevano “assegnini” da 50, 100 lire e altri tagli. Si chiamava “austerità” e significava anche mugugni, Ma l’aria era pulita, c’era allegria, si camminava a piedi e a cavallo. Sento che chi l’ha vissuta, la rimpiange.

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