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Il governo frena: l’assegno unico per i figli sarà più basso e non per tutti, chi ne avrà diritto

aggiornamento assegno unico figli a carico

Una importante e purtroppo deludente novità da parte del governo per quanto riguarda l’assegno unico per i figli a carico previsto dal 1° luglio 2021.

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Foto di Emma Bauso da Pexels

In un recente articolo vi abbiamo parlato dell’assegno unico per i figli a carico previsto dal prossimo mese di luglio. La misura prevedeva una platea molto ampia di beneficiari e un importo massimo di 250 euro al mese. Inizialmente il beneficio era destinato a tutte le famiglie, senza distinzione, sia lavoratori che partite iva, che possiedono figli a carico a partire dal settimo mese di gravidanza fino al raggiungimento dei 21 anni di età.

Ma ora l’assegno unico è stato ridimensionato, sia per quanto riguarda la platea di beneficiari, sia per quanto riguarda l’importo.
Il governo Draghi ha confermato che dal mese di luglio, in via del tutto sperimentale, andrà in vigore l’assegno unico per i figli a carico. Ma a differenza della bozza iniziale sarà rivolto solo ad alcune categorie.

La nuova platea di beneficiari

Questa infatti è una inaspettata novità. L’assegno sarà rivolto solo a disoccupati e lavoratori autonomi che potranno ricevere un assegno da 150 euro al mese già dal mese di luglio. Per quanto riguarda invece i lavoratori dipendenti ci sono brutte novità. Il governo ha fatto un passo indietro per questa categoria di lavoratori rinviando l’erogazione dell’assegno unico al 2022.

Il Presidente del Consiglio ha dichiarato ufficialmente che l’erogazione dell’assegno unico per i figli a carico, nella sua integrità, è rimandata all’anno 2022. Il motivo di questo passo indietro è stato attribuito alla burocrazia e ai tempi ristretti, per far partire entro luglio, una misura riservata ad una enorme platea di beneficiari.

Nel frattempo, dal mese di luglio, il provvedimento partirà in via sperimentale solo per disoccupati e lavoratori autonomi. Anche per quanto riguarda l’importo ci sono importanti novità. Sembrerebbe essere stato ridotto. Si parla di un importo che va dai 100 ai 150 euro al mese, con una maggiorazione del 20% dal terzo figlio e per i figli disabili.

Verrà erogato, come nella bozza precedente, per i figli dal settimo mese di gravidanza fino al raggiungimento dei 21 anni di età. Inoltre dal diciottesimo anno di età l’assegno subirà una riduzione, e verrà erogato solo se il figlio:

  • è iscritto ad un corso universitario;
  • è iscritto ad un corso professionale;
  • presta servizio civile;
  • è un tirocinante.

Come richiedere l’assegno unico

Per i lavoratori autonomi e i disoccupati vediamo come fare per richiedere l’assegno unico per i figli a carico. Mentre per i lavoratori dipendenti purtroppo per quest’anno non cambia nulla, dovranno quindi presentare come al solito la domanda per l’erogazione degli assegni familiari.
I lavoratori autonomi e i disoccupati potranno richiedere l’assegno unico in base all’ISEE. Tutti hanno il diritto ad accedere, ma l’ISEE ne determinerà l’importo effettivo.

Visto che non è ancora un provvedimento ufficiale, non sono ancora state rese note le modalità per presentare domanda, le quali verranno indicate nei prossimi giorni.

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