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Come riciclare l’olio fritto da cucina: gli usi alternativi che non immagineresti mai

riciclare olio fritto

Buttate via l’olio di frittura vero? Non c’è nulla di più sbagliato! Inquina l’ambiente ma è anche utilissimo per una serie di cose, in pochi lo sanno. Vediamo come riciclare l’olio fritto e tutti gli usi alternativi che sicuramente non conosci.

riciclare olio fritto
Riciclare olio fritto – screenshot YouTube canale: Ol Mac

Quasi tutti siamo abituati a gettare l’olio fritto nel lavandino o nel water una volta utilizzato, ma è una prassi sbagliata e una cattiva abitudine. L’olio esausto, una volta finito negli scarichi fognari è altamente nocivo per l’ambiente. Peggio ancora quando lo si versa in spazi esterni come orto e giardino. Inoltre, a lungo andare, gli scarichi domestici tendono ad intasarsi per via della materia grassa che si forma intorno alle tubature, e rimuoverla è molto difficile.

Lo smaltimento

Se abbiamo la necessità di liberarcene va smaltito correttamente e non nel modo in cui in molti siamo abituati a fare.
Nella cucina italiana la frittura è un metodo molto usato per preparare una miriade di piatti e contorni, per questo ogni famiglia ha la necessità di smaltire litri e litri di olio da cucina esausto.

Ma smaltire l’olio fritto nel modo sbagliato può provocare seri danni ambientali al suolo, falde acquifere, mari, fiumi e laghi.
Quasi tutti buttano questo rifiuto domestico anche perchè non sanno come riutilizzarlo e cosa farsene, essendo inconsapevoli del fatto che può rivelarsi una preziosa risorsa.

Tuttavia se proprio dobbiamo liberarcene, l’olio fritto andrebbe filtrato (per eliminare i piccoli residui di cibo), versato in un apposito contenitore, lasciato raffreddare e portato all’isola ecologica più vicina visto che si tratta di un rifiuto speciale.

Come riciclare l’olio fritto

L’olio di frittura viene visto come un rifiuto, ma potrebbe rivelarsi una preziosa risorsa utile per molte cose. L’olio da cucina, dopo essere stato riscaldato aumenta le sue proprietà lubrificanti e quindi può tornarci molto utile. Inoltre è altamente infiammabile, proprietà che aggiunge valore a questo rifiuto speciale.
Prima di utilizzare l’olio fritto, filtratelo, versatelo in un contenitore di vetro e congelatelo. In questo modo è a lunga conservazione e lo si può riutilizzare quando e come si vuole.

Vediamo di seguito tutti i modi in cui è possibile riciclare l’olio fritto. L’olio esausto è adatto per:

  • lubrificare;
  • come combustibile biologico;
  • unguento naturale per la pelle;
  • preparare un sapone biologico fatto in casa.

Adatto per Lubrificare.
Come sopra descritto, una volta riscaldato l’olio da cucina lubrifica ancora di più. Potremmo quindi usarlo per lubrificare ad esempio ogni tipo di attrezzatura da lavoro, viti, bulloni eccetera.
Inoltre se abitate in una zona dove nevica spesso, l’olio fritto è adatto per lubrificare la pala che utilizzate per spalare la neve. Fa in modo che la neve non si attacchi alla pala facendola scivolare senza problemi.

E’ un ottimo combustibile naturale.
L’olio è altamente infiammabile, e questa è una cosa ben nota. Una volta utilizzato in cucina, invece di gettarlo via, potrebbe tornarci utile come combustibile naturale. Ad esempio lo si può utilizzare per alimentare le lampade a olio, una valida alternativa alla classiche candele in mancanza di luce e di corrente elettrica.
Addirittura molti comuni italiani richiedono ai cittadini di donare l’olio usato per trasformarlo in combustibile biodiesel.

Idrata e lubrifica la pelle.
L’olio usato di frittura è ottimo per lubrificare la pelle prima di una depilazione con la lametta. Aiuta a far scivolare la lametta sull’epidermide diminuendo il rischio di irritazioni cutanee.

Realizzare un sapone per il bucato fai da te riutilizzando l’olio fritto

Con l’olio fritto è possibile realizzare un ottimo sapone per il bucato artigianale fatto in casa. Avremo bisogno di:

Ingredienti.

  • 15 gocce di olio essenziale a scelta, serve a donare il profumo al sapone e al bucato, scegliete la fragranza che preferite;
  • 15 ml di olio fritto filtrato;
  • un bicchiere standard di acqua;
  • 350 grammi di sapone di Marsiglia neutro.

Preparazione.

  1. Prendete il sapone di Marsiglia e riducetelo a scaglie;
  2. mettete le scaglie a bagnomaria in una pentola e mescolate fino a farle addensare;
  3. successivamente inserite tutti gli altri ingredienti sopra descritti e mescolate ancora;
  4. quando il composto sarà omogeneo e ben amalgamato versatelo in appositi stampi;
  5. avvolgete gli stampi con pellicola trasparente;
  6. lasciate riposare per 12 ore in un luogo asciutto e non troppo caldo.

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3 commenti

  1. sonia

    apprezzo molto il tuo contributo, ma dire che quello che hai consigliato di fare con l’olio esausto da frittura, non è un sapone… allunghi con olio (15ml) acqua e 350g di sapone di marsiglia…. per quanto riguarda il video di Olga, lei è molto brava di solito ma qui c’è un errore grave nel calcolo della soda caustica, con un eccesso del 95%!!!!!! è pericoloso anche dopo una stagionatura lunghissima toccarlo con le mani, in più a questa concentrazione i tessuti li brucia…

  2. cavoli miei

    Se certo fai l’unguento per la pelle o il sapone con l’olio fritto… così dopo profumi come la frittura di pesce della settimana scorsa… e lasciamo che sia un veterinario che dica se puoi dare olio fritto da mangiare a un cane o a un gatto… per me gli fa malissimo

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