Una telefonata tra il soldato russo Roman Bykovsky e la moglie è stata intercettata dagli 007 e diffusa via social, ha fatto in poche ore il giro del mondo. «Vai, stupra le donne ucraine, te lo permetto, e mi raccomando, metti il preservativo, ma non dirmi niente». Queste le parole della moglie al soldato che hanno fatto il giro del web e provocato tanta indignazione.

Questa conversazione, fra moglie e marito, un soldato russo impegnato in quella che viene definita da Putin “operazione speciale”, che si è rivelata in realtà una vera e propria guerra di aggressione, sarebbe stata registrata dai servizi segreti ucraini nella regione di Kherson, nel sud del Paese. I protagonisti della conversazione sono stati rintracciati dal team investigativo formato dai giornalisti del servizio russo di Radio Free Europe/Radio Liberty , un’emittente finanziata dal governo americano nell’est Europa, in Asia centrale e in Medio Oriente, e da Schemes, la squadra per le inchieste del servizio ucraino.
Ciò che ha indignato mezzo mondo, oltre alla proposta della moglie, sono le risate sprezzanti dei due che hanno accompagnato la conversazione. Il soldato in questione è Roman Bykovsky, 27 anni, originario di Borel in Russia, come la moglie Olga. Secondo le intercettazioni l’uomo risponde alla donna: «Quindi dovrei violentarle e non dirti niente». «Sì, così non saprei niente – risponde lei con un risolino – Perché lo chiedi?». «Posso davvero?», chiede ancora conferma lui, ridendo. «Sì, ti autorizzo – aggiunge la moglie con un‘altra risatina – Ma usa le protezioni».
La coppia, secondo quanto si è saputo, si sarebbe trasferita nella penisola occupata dai russi della Crimea intorno al 2018 e avrebbe un figlio di 4 anni. Ora l’uomo è stato catturato dalle forze di Kiev vicino a Izyum, nell’oblast di Kharkiv, dove da giorni si concentrano gli attacchi russi per sfondare nell’est dell’Ucraina. Il ragazzo inizialmente faceva parte delle truppe inviate dal Cremlino e partite dalla Crimea in direzione di Kherson ma poi sarebbe stato spostato a est.
A riferirlo su Telegram è l’ex deputato russo dissidente ora in esilio Ilya Ponomarev.
La vicenda non è che una minima parte di quanto si sta consumando quotidianamente in Ucraina, dove soldati russi hanno stuprato e violentato decine di donne ucraine.
Di seguito il tweet contenente l’intercettazione in questione.
Sickening verified phone call of a Russian soldier whose wife gives him “permission” to rape Ukrainian women and then they both laugh about it.
There is a special place in hell waiting for them both pic.twitter.com/nNYDWJNSZl
— Emily Schrader – אמילי שריידר (@emilykschrader) April 15, 2022