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Bancomat: cosa non bisogna mai fare per non far scattare i controlli del fisco

Bancomat tastierino

Operare liberamente con il bancomat e quindi con il proprio conto corrente, può portare a situazioni che potrebbero mettervi in guai seri. Il fisco ha gli occhi puntati sugli sportelli automatici.

Bancomat tastierino
Bancomat tastierino

Milioni di persone usano il bancomat, ma molti non sanno che alcune operazioni potrebbero far scattare immediatamente i controlli del fisco. Gli sportelli automatici sono sotto la lente di ingrandimento, tutte le transazioni vengono registrate in tempo reale, e i movimenti sospetti immediatamente segnalati.

Quando vi trovate di fronte ad una di queste macchine per effettuare un prelievo, versamento o per eseguire un’altra operazione, credete di essere soli, ma in realtà siete sotto osservazione. Tutti i movimenti che fate vengono registrati. Muovere grosse cifre di denaro o ripetere la stessa operazione molte, troppe volte in un mese potrebbe far scattare i controlli del fisco.

Bancomat, cosa non dovresti fare per non allertare il fisco

carte bancomat
carte bancomat

Un gesto che viene osservato parecchio è per esempio la ricarica di contanti presso gli sportelli. Per un motivo ben preciso: potrebbe significare riciclaggio di denaro. Considerando che si può ricaricare una carta anche on line da una all’altra, farlo manualmente più e più volte vien visto con con sospetto.

Oltre alle operazioni appena citate, una delle cose che agli sportelli automatici potrebbe generare un segnale di allerta è la ricarica di contanti. Quando si immette sistematicamente liquidità contante in una carta di credito o in un conto corrente potrebbe significare riciclaggio di denaro. E’ una operazione da effettuare raramente per non far scattare la segnalazione automatica. Meglio spostare denaro da una carta all’altra che immettere contante in una carta.

Il rischio di essere segnalati aumenta quando si tratta di considerevoli somme di denaro contante, in quanto per il fisco potrebbero avere una dubbia provenienza. Per questo è sempre meglio di trasferire denaro da una carta all’altra avvalendosi di operazioni sempre tracciabili, invece di immettere soldi di provenienza non comprovata in un circuito bancario.
Di seguito vi mostro un video molto esaustivo dell’avv. Angelo Greco su tutti i casi e le modalità in cui il fisco controlla il bancomat. Buona visione.

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2 commenti

  1. Sandro

    Ma l’avv. Greco lo sa che è una violazione del Codice Deontologico farsi pubblicità in questo modo online?
    Se non lo sa lo saprà presto xché mia moglie è un giudice del CDD e un’altra parente è Presidente Nazionale dell’Ordine e lo segnalo a entambe.
    Altro che bancomat, finirà al semaforo col coso per lavare i vetri e avrà solo monetine.
    Saluti.

    • Mirko

      A me non sembra pubblicità alla sua persona, ma ad un canale chiamato Questa è la legge.
      Non capisco questa invidia di persone che non hanno avuto la stessa idea o comunque non sono capaci di fare quello che gli altri fanno. Poi subito a minacciare, denunciare, tipico di alcuni avvocati che si sentono forti solo perché fanno quel lavoro… mah!
      Tra l’altro facebook, Instagram e YouTube sono pieni di avvocati che fanno la stessa cosa, ma non mi sembra di leggere commenti come il suo. Viene da pensare quasi che sia un attacco personale. Spero di sbagliarmi.
      Buona vita, soprattutto in serenità.

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