La nuova circolare emessa ieri dall’ Agenzia delle Entrate :Qualunque informazione reperibile anche sul web verrà analizzata dagli 007 del Fisco.Dettagli
Ciò che si evince da tale circolare è che il Fisco utilizzerà anche i social network per il contrasto all’evasione, Facebook compreso ovviamente. E a confermarlo è lo stesso direttore dell’Agenzia delle Entrate, sulle pagine di ItaliaOggi: “Alle notizie ritraibili dalle banche dati si aggiungono quelle che pervengono da altre fonti, ivi incluse fonti aperte, per cui lo scenario informativo è ampio e variegato“.
Ciò vuoldire che il fisco per i controlli userà non solo le banche dati a sua disposizione, ma tutti i canali di informazione “aperti” possibili, social network compresi, i quali diventano una fonte primaria di analisi per il contrasto all’evasione.
Ma come può l’ Agenzia delle Entrate controllarci a livello fiscale su un profilo Facebook?
[banner]E’ chiaro che i controlli fatti sui social servano solo in modo indicativo al fisco per determinare una nostra presunta evasione, e non vengono “presi alla lettera”, ma saranno sicuramente oggetto di indagine. Ecco alcuni modi citati da ILGIORNALE.IT:
<<Nel mirino del Fisco dunque entreranno anche ad esempio le foto scattate in un resort e l’Agenzia delle Entrate cercherà di capire con quali soldi è stata pagata la vacanza. Anche ad esempio le foto con auto potrebbero entrare nelle analisi e negli accertamenti del Fisco con un approfondimento sui movimenti bancari. >>
Ed ecco addirittura cosa riferisce il SECOLODITALIA.IT :
<<Occhio ai “like”: un gradimento con il pollice in su, su una foto della Ferrari o della villa di Briatore, potrebbe costarvi un accertamento del fisco. Per non parlare delle immagini che postate voi: vacanze, auto nuove, eventi a cui partecipate, annunci di acquisti, capi di abbigliamento ostentati in bacheca. Tutto, per gli esattori del fisco, farà brodo pur di incastrarvi e smascherare il vostro reale tenore di vita.>>
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